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Pianificare una strategia di visibilità per le startup: da dove partire?

Se state pensando a come utilizzare i motori di ricerca per lanciare un vostro nuovo progetto siete arrivati nella pagina giusta!

I motori di ricerca possono rivelarsi un ottimo canale per far conoscere una startup e per trovare clienti.

L’importante è:

  • conoscere le diverse potenzialità dei motori di ricerca e non sopravvalutarle;
  • prevedere una fase di pianificazione strategica per presenziare in questo canale;
  • mettere in conto a prescindere un’attività di awareness sul brand e sul vostro servizio o prodotto.
Stai partendo da zero con la tua start-up, come fare per farti conoscere?

Conoscere i motori di ricerca

Troppo spesso attorno ai motori di ricerca aleggiano una serie di luoghi comuni o di informazioni apprese per sentito dire o passaparola, che possono portare a conclusioni non adatte agli obiettivi del vostro progetto. Qui di seguito vi presentiamo alcuni aspetti fondamentali da sapere per approcciare nel modo corretto il canale.

La prima cosa da sapere è che i motori di ricerca sono un luogo dove la domanda e l’offerta si incontrano, a patto che la domanda ci sia.
Per domanda si intendono gli utenti (potenziali clienti) che ricercano un prodotto o servizio, mentre per offerta si intendono tutte le aziende che propongono il prodotto o servizio ricercato.

Pertanto le aziende che offrono un prodotto o servizio si rendono visibili in questa vetrina virtuale, affinché gli utenti, e potenziali clienti, possano trovarli e valutare se quello che offrono fa al caso loro. Le aziende possono essere visibili sia nella parte non a pagamento che in quella a pagamento.
Qui si potrebbe aprire una parentesi lunghissima, ma in linea generale la parte non a pagamento porta a risultati nel medio-lungo periodo e quella a pagamento nel breve periodo. Per sua natura poi la parte a pagamento è maggiormente orientata alla conversione, rispetto a quella non a pagamento.

Come si diceva all’inizio di questo post, tuttavia, i motori di ricerca non vanno sopravvalutati, perché la domanda non la possono creare dal nulla.
Se la vostra startup propone un servizio o un prodotto innovativo, il motore di ricerca potrebbe non essere lo strumento più adatto per trovare il vostro pubblico.

Ma questo ve lo può dire solo un’analisi più approfondita.

Non confidare troppo e solo sui motori di ricerca, se hai un’attività nuova. Non creano domanda

Pianificazione strategica

Una volta capiti gli assunti di base sui motori di ricerca, possiamo iniziare a valutare se possono fare al caso nostro e a pianificare una strategia di visibilità.

Innanzitutto serve raccogliere tutte le informazioni che descrivono lo scenario in cui si colloca la vostra nuova attività.
Il vostro è un mercato competitivo? non esiste ancora la domanda per il vostro servizio? come descrivereste il vostro audiance potenziale?

Presumendo che abbiate fatto un’analisi di fattibilità e steso il vostro business plan, la maggior parte di queste informazioni le possedete già.
E le dovete utilizzare per definire un identikit semantico del vostro pubblico e quindi del vostro mercato di riferimento.
Per identikit semantico si intende tutta una serie di aree semantiche e quindi ricerche che identificano la vostra attività e gli utenti che potrebbero essere potenziali clienti.

Uno strumento molto utile per creare l’identikit semantico che vi serve è, ad esempio, il Keyword Planner di Ads. Con questo strumento potete capire se ci sono persone (e quindi potenziali clienti) che cercano il vostro prodotto/servizio.

Molto spesso nel caso di una startup la domanda per il prodotto/servizio non esiste ancora o è a uno stadio embrionale.
Nella pianificazione della strategia dovete valutare anche questo e quindi cercare di individuare, ad esempio, delle aree semantiche complementari al vostro servizio/prodotto.

Se non riuscite a trovare nulla che possa descrivere a pieno quello che offrite, allora siamo in uno di quei casi in cui i motori di ricerca non sono la via giusta per iniziare.
Conviene prima lavorare su altri canali per generare la richiesta del vostro servizio/prodotto e poi considerare i motori di ricerca.

Una volta individuata la fetta di ricerche per cui essere visibili dovete anche considerare che:

  • l’identikit semantico iniziale va testato: questo si fa ad esempio attivando delle campagne a pagamento nei motori di ricerca per raccogliere la risposta del pubblico di riferimento e capire se le analisi iniziali vanno corrette o modificate.
  • i dati che ottenete in questo test sono più preziosi di qualsiasi analisi di mercato, perchè vi permettono di avere un feedback diretto dai giusti utenti;
  • il vostro sito con molta probabilità sarà nuovo in rete, perciò dovrete utilizzare tutti i mezzi a vostra disposizione per farlo conoscere, valutando oltre ai motori di ricerca anche altri player autorevoli che possono rendervi più popolari (portali, blog, magazine online). Questo sarà doppiamente complicato se volete raggiungere un paese diverso dal vostro.

E voi che esperienze avete avuto in questo senso? Come avete iniziato a promuovere la vostra startup?

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Commenti

  1. Questo post ha raccontato quasi perfettamente i primi tre mesi di lancio della nostra web app: tutte le query di ricerca che potenzialmente potrebbero descriverla sono inesistenti sui motori. Il ns target cerca classici software con classiche chiavi, ma pur avendo avuto chiara riprova che il bisogno cui la nostra applicazione va incontro c’è, esiste, ed è molto ben percepito dai nostri potenziali clienti, su web cercano altro.
    Stiamo valutando e presidiando blog e portali frequentati dal nostro target, ma per ora l’unica vera visibilità (e relativi feedback) l’abbiamo ottenuta da un artciolo che il Sole24Ore ha dedicato su uno dei suoi blog tematici alla nostra web app.
    Ma noi non molliamo e continuiamo a sperimentare (non avendo, chiaramente, nessun budget rilevante da investire)!

    Rispondi
  2. Grazie Alessandro del commento e benvenuto nel nostro blog!

    Credo che spesso si dia per scontato che i motori di ricerca possano rispondere subito alle esigenze di visibilità della propria azienda. E nel caso delle startup con servizi particolari/innovativi è difficile all’inizio circoscrivere le aree semantiche su cui puntare.

    Sono d’accordo con te comunque: fondamentale è testare, testare, testare!

    Poi se vuoi chiederci un parere più preciso noi siam qua. ;)

    Rispondi

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