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Aprire un ecommerce: i requisiti base

Secondo una ricerca svolta a settembre 2012 da Confcommercio, il vero boom esplosivo degli ecommerce in Italia è scaturito proprio dalla crisi economico-finanziaria dell’ultimo periodo; si conta infatti una crescita del 19% di imprese che utilizzano l’ecommerce come canale di vendita rispetto al 2010, con un netto ridimensionamento delle vendite per corrispondenza a mezzo telefono e televisione.

A fronte di un’offerta di prodotti e servizi online sempre più trasversale, gli acquirenti risultano molto più attenti nell’investire il proprio denaro rispetto a qualche tempo fa, e sono più disposti a cercare in rete prodotti a minor prezzo rispetto al mercato tradizionale. Una ricerca Nielsen, condotta a livello globale, mostra come la propensione all’acquisto online stia aumentando; prova di questa affermazione sono proprio i beni durevoli come l’abbigliamento, i libri e l’elettronica che registrano il livello più alto di propensione all’acquisto.

I fattori che incidono sull’acquisto sono rappresentati da una serie di servizi a corredo offerti dal sito web del venditore, tra cui l’indicazione dei tempi di consegna, le spese di spedizione gratuite, la possibilità di scelta tra varie modalità di pagamento, la possibilità di salvare il carrello e avere nella propria area riservata lo storico degli ordini. Una simpatica infografica che riassume quanto detto la si trova qui.

Ma veniamo al dunque: chi intende intraprendere la strada del commercio elettronico sa benissimo che i requisiti base per un sito di ecommerce non sono da sottovalutare. Si possono trovare innumerevoli libri, articoli e diverse opinioni sull’argomento, queste troppe risorse possono creare confusione perdendo di vista il punto di partenza dell’attività.
Ciò che vi descriverò nei prossimi paragrafi vuole illustrarvi i requisiti base per un sito di ecommerce: ciò che deve avere e ciò che bisogna analizzare.

[Requisiti base]

1) Customer Care

La prima cosa da fare appena vi balza alla testa di creare un sito di ecommerce è assicurarvi di avere delle risorse da impiegare per i servizi di assistenza ai clienti, sia nella fase di “pre” che “post” vendita. Il supporto di customer care deve esser verticale in tutto il processo d’acquisto, che va dal reperimento delle informazioni e passa per i dettagli sui prodotti sino alla fase di acquisto e post vendita. Far capire al cliente che dietro al sito ci sono delle persone pronte ad aiutarlo fa trasparire fiducia e autorevolezza, agevolando tutte le fasi di acquisto.

2) Analisi di mercato

Se nel vostro organigramma è già previsto il reparto di customer care, possiamo passare ad un elemento fondamentale: l’analisi di mercato. L’analisi è utile per trarre informazioni sullo scenario competitivo nel quale si collocherà il sito. In particolare, si dovranno reperire le seguenti informazioni:

  • chi sono i vostri competitors (analizzando i competitor online e offline, non è detto che siano gli stessi)
  • domanda e offerta già presente online e potenziale (ricercare i volumi delle parole chiave attraverso gli strumenti di Ads e analizzare le Serp);
  • capire le reali opportunità del vostro ecommerce (individuare delle peculiarità nei vostri servizi, in modo tale da indirizzare il consumatore a scegliere il vostro sito piuttosto che un competitor).

3) Alberatura del sito

Abbiamo il customer care all’interno dell’azienda, abbiamo dei risultati positivi dall’analisi di mercato, possiamo procedere creando il sito.
Grazie all’analisi dei volumi di ricerca svolta precedentemente, focalizzandosi sulle ricerche effettuate dagli utenti, è possibile individuare delle macro categorie e sotto categorie, fondamentali per costituire l’alberatura del sito.

4) Usabilità

La parola d’ordine è “usabilità”. Il sito deve essere facile, intuitivo e, data la sua importanza al giorno d’oggi, diventa imprescindibile il suo sviluppo in versione mobile (alcuni suggerimenti li trovate qui).

5) Contenuti

Quando si pensa all’acquisto, il cliente finale vuole prendere visione direttamente del prodotto, l’utilizzo di immagini di grandi dimensioni, qualitativamente di buon livello e graficamente ben integrate con la restante struttura del sito favoriscano la trasformazione di una semplice visita in un acquisto. Questo processo di conversione all’acquisto, è l’elemento cardine di un sito di ecommerce ed è direttamente proporzionale al livello di fiducia che l’ecommerce stesso riesce a trasmettere ai propri clienti.
Immagini curate, affidabilità dei metodi di pagamento e spazi appositi dove i clienti possano lasciare una recensione o feedback sono solo alcuni degli “elementi di rassicurazione” che infondono fiducia e sicurezza al visitatore e che quindi possono portare al successo un progetto online.

6) Web Analytics

Tutti i punti analizzati in precedenza si possono considerare inutili senza una costante e assidua web analytics dei risultati e delle statistiche. Questa attività quotidiana è utilissima per portare delle continue migliorie alla struttura del sito. Rivedendo più e più volte il processo d’acquisto dell’utente e gli abbandoni del carrello e prevedendo le opportune modifiche si riesce ad ottimizzare al meglio la vostra strategia di vendita.

Un esempio a tal proposito riguarda i benefit a stretto contatto con la vendita. Mi riferisco alle spese di spedizione e voucher: un’eventuale modifica o addirittura l’eliminazione delle spese di spedizione può incentivare notevolmente gli acquisti, portando degli effetti più che positivi sulle visite al sito, vendite e CTR.

Vi siete trovati anche voi a dover decidere quale strada intraprendere?

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