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GDN: 7 utilizzi (un po’ borderline)

Se siete tra quegli inserzionisti Ads che vedono la rete display (anche nota come GDN) con sospetto e diffidenza, questo post è per voi.

Si è vero, la GDN è adatta soprattutto per campagne di brand awareness, ma questo non significa “sparare nel mucchio”. Possiamo incrementare la conoscenza del nostro marchio presso una ristretta e selezionatissima élite di utenti, migliorando il rapporto tra investimento e resa.

Digital ADV su rete Display: non di sola Awareness si vive! Qualche “trucco” molto utile

7 idee per utilizzare al meglio la pubblicità sul Google Display Network

Di seguito condivido sette idee per raggiungere il vostro interlocutore ideale nella rete display. Le prime cinque sono varianti della Tattica Gmail, che abbiamo descritto in questo post di qualche tempo fa (qualche info in più la trovate anche qui).

Adv e Google Display Network – la “tattica Gmail” è una grande alleata. Scoprila qui

1. Se il vostro pubblico ideale è costituito da chi è appena rientrato da un viaggio o da chi si accinge a partire, potete utilizzare la tattica Gmail selezionando utenti nella cui casella vi siano mail di conferma prenotazione o di richiesta di recensione di un hotel in cui hanno recentemente soggiornato (ad esempio booking.com in genere manda queste mail a qualche giorno dal rientro). Come fare? Selezionate come posizionamento mail.google.com e come parole chiave una porzione ricorrente del testo delle suddette e-mail transazionali.

2. Se avete un e-commerce, potreste sfruttare Gmail per raggiungere utenti che abbiano visualizzato prodotti della stessa categoria dei vostri all’interno di Amazon. Il famoso marketplace infatti è molto attivo nell’invio di mail transazionali che ripropongono i prodotti che l’utente ha visto sul sito. Queste in genere iniziano con: “Stai cercando un prodotto nella categoria <nome categoria>?” dove il nome della categoria è quello che trovate anche nel menu di navigazione di Amazon (oppure qui).

3. Avete utilizzato Groupon per ampliare la vostra clientela? Ebbene, anche Groupon non lesina l’invio di e-mail ai propri utenti. Ad esempio chi visualizza un deal ma non lo acquista, potrebbe ricevere una mail del tipo: “sei ancora in tempo per acquistare <nome prodotto>“. Sapete già che farne, vero?
P.S. questo vale anche se è il vostro competitor ad aver attivato un deal su Groupon.

4. Abbiamo deciso che vogliamo mostrare il nostro annuncio solo agli opinion leader, o per essere più realisti agli utenti che sono produttori di contenuti online e appassionati di prodotti simili al nostro (fashionblogger, foodblogger, mamme blogger, ecc.)? Ecco, possiamo intercettare quelli che nella loro casella ricevono mail automatiche da WordPress con contenuti come: “applica la moderazione“. Per filtrare gli interessi, possiamo usare la segmentazione per interessi di Ads. Esempio:

Gmail-blogger

5. Se il vostro prodotto/servizio si presta ad essere inserito all’interno di preventivatori online (ad esempio se stiamo parlando di mutui, prestiti, assicurazioni, pannelli solari, ecc.), tenete presente che spesso questi siti di preventivi inviano una e-mail all’utente che ha richiesto il preventivo online. Richiedete un po’ di preventivi sui siti che vi interessano e provate ad individuare le porzioni di testo ripetute in queste mail, escludendo i dati variabili. Ecco, avete la vostra lista di keyword.

6. Ancora per gli e-commerce: oltre a Gmail, dovreste fare almeno una campagna che abbia come posizionamenti gestiti i marketplace che ospitano annunci Google (Ebay ad esempio). Tra le parole chiave naturalmente ci saranno i vostri prodotti.

7. Anche molti comparatori di prezzi ospitano annunci del network Google AdSense. In questo caso procedete come per il punto 6 ma mi raccomando, se il vostro vantaggio competitivo non è il prezzo, è importante che il vostro banner fornisca un’ottima ragione per preferire il vostro prodotto a quelli dei competitor più economici. Magari ha semplicemente un design imbattibile e con una bella immagine ve la cavate, oppure avete un brand che ha già una buona reputazione e credibilità, ma se così non fosse, studiate bene la parte comunicativa! L’utente che vede il vostro annuncio all’interno di un comparatore è molto focalizzato sul prezzo e difficilmente sposterà la sua attenzione su altri fattori.

Questi sono solo alcuni spunti e possono essere facilmente declinati in molte altre varianti. Se leggendo questo post ve n’è venuta in mente qualcuna, che ne dite di condividerla nei commenti qui sotto? ;)

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