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AdMob: advertising per il mobile

AdMob (http://it.admob.com/), nata nel 2006, si è posizionata negli anni come il principale network di spazi pubblicitari per l’advertising su piattaforme mobile. Nel 2009 è stata acquistata da Google (per 750 milioni di dollari) ed ora si presenta come un ulteriore strumento a disposizione dell’advertiser utile a promuovere il proprio brand in contesti di mobilità.

Un ulteriore perché, per certi versi, si accosta a Google Ads quale strumento di gestione di campagne pubblicitarie; tra l’altro la convergenza tra i due si sta raggiungendo (*) con l’incrementarsi dei punti di sovrapposizione: è notizia del 17 gennaio 2012 (http://googlemobileads.blogspot.com/2012/01/new-targeting-options-available-to.html) che Google Ads ha implementato il medesimo sistema di segmentazione dei dispositivi mobile (per sistema operativo, per firmware, per tipo di segnale, per operatore di rete) già disponibile da tempo su AdMob.

(*) Il mio punto di vista è che un domani l’integrazione delle funzionalità di AdMob all’interno di Google Ads sarà totale con la sparizione del primo del due (forse un po’ com’è successo con Google Analytics e Urchin, (http://analytics.blogspot.com/2012/01/end-of-era-for-urchin-software.html)).

Per accedere ad AdMob si necessita di un account, ma può essere utilizzato un account Google (non necessariamente Google Ads).

Se siamo degli advertiser, la prima cosa da fare è procurarsi del budget; qui la procedura è interessante perché, mediante Google Checkout, si procederà all’acquisto di … dollari. Dollari che poi determineranno il budget all’interno del quale far svolgere la campagna.

Per creare una campagna è sufficiente inserire queste informazioni:

  • nome della campagna;
  • giorno ed orario di inizio;
  • (eventualmente) giorno ed orario di fine;
  • budget giornaliero (il minimo è pari a 10 dollari);
  • eventuali note.

Lo step successivo consta nella definizione del goal della campagna; in questo frangente AdMob ci corre in aiuto perché suggerisce quattro obiettivi:

  • acquisizione di traffico verso un sito web compatibile con il device mobile;
  • favorire il download di una applicazione mobile;
  • in questo caso posso già determinare se il device sarà: iOS (iPhone+iPad), iPhone (singolarmente), iPad (singolarmente), Android, Windows Phone 7;promuovere un video oppure un oggetto (musica, TV, film, libro) all’interno dell’iTunes Store;
  • in questo caso mi permette di specificare da subito l’oggetto: musica, TV e film dall’iTunes Store, video (streaming o download), libri (da iTunes o per Kindle)
  • promuovere la visibilità di un esercizio commerciale scegliendo tra i due sistemi di pagamento disponibili: click-to-call e click-to-map.

Quindi si assegna un nome al gruppo di annunci.
Indipendentemente dall’obiettivo selezionato, il terzo step prevede la selezione del pubblico.
Tra le informazioni selezionabili ci sono:

  • piattaforma/device (con possibilità di specificare anche un range di firmware);
  • informazioni geografiche (in Italia è possibile segmentare a livello di regione);
  • dettagli circa il traffico (operatore oppure solo traffico Wi-Fi);
  • specifiche demografiche: sesso e range di età.

Questo step si conclude con l’indicazione minima dell’offerta (bid) che si è disposti ad investire.
L’ultimo passaggio permette di definire la tipologia di annuncio (il distinguo maggiore è determinato dall’utilizzo di solo testo oppure anche di un’immagine) e confermare l’offerta (bid).

I tempi di approvazione della campagna, a tutto tondo, non sono immediati e sembra quasi, a sensazione, che ci sia una sorta di verifica umana/manuale (che dilata, ovviamente, i tempi).

In termini di reportistica le informazioni fornite sono:

  • nome;
  • data creazione;
  • stato;
  • budget;
  • bid (a livello di gruppo di annunci);
  • CPC medio;
  • visualizzazioni;
  • click;
  • CTR;
  • costo sostenuto.

La dashboard delle statistiche fornisce i dati che non considerano il traffico degli ultimi 90 minuti, per tale ragione non è in real time.
Nella sezione reporting, il grafico disponibile, opportunamente settato, consente di vedere anche l’andamento su base temporale delle performance della campagna.

Infine ci sono le sezioni:

  • “Account” (con le informazioni più generiche e di pagamento);
  • “Sites&Apps” per i publisher, ovvero coloro che desiderano mettere a disposizione degli spazi pubblicitari all’interno dei propri siti mobile o delle proprie applicazioni (mi sento di accostarlo ad AdSense ed anche di non affrontarlo in questa occasione).

Uno dei report più interessanti è quello del tracking delle conversioni.
La prima cosa che salta all’occhio è che per il sistema operativo Android il tracking, ad esempio, dei download parte in automatico senza fare alcuna modifica all’app; circa il sistema operativo iOS (iPhone+iPad), invece, è necessario configurare il sistema scegliendo una delle tre modalità disponibili:

  • integrare all’interno dell’app uno snippet di codice;
  • procedere con il download delle API;
  • diventare un publisher AdMob.

A livello di dato statistico, segmentato per creatività/annuncio, vengono forniti ulteriori dati interessanti:

  • le conversioni;
  • il tasso di conversione;
  • il costo per conversione.

Tutto fornito anche con una visualizzazione su base temporale.

Lo strumento è senza ombra di dubbio molto buono.
Il valore aggiunto, dal mio punto di vista, è la segmentazione dell’audience che si riesce a raggiungere: ad esempio, utente donna, tra i 25-34 anni, che si connette dal Veneto e che possiede iPhone 4/4S (versione firmware dalla 4.3 in su), visualizzando la creatività solamente quando naviga in Wi-Fi. Non male!
Invece il punto dolente, da agenzia, l’ho ritrovato in termini di ottimizzazione circa quelli che sono i possibili interventi; ne ho individuati solamente due:

  • mandare in rotazione, creando un altro gruppo di annunci, una variante della creatività (per vedere quella che ha CTR e tasso di conversione maggiore);
  • aumentare il bid e, se necessario, il budget.

Basta. Altri ambiti di intervento non lì ho individuati.

Conoscevate questo strumento? L’avevate mai utilizzato? Se sì, quali sono le vostre impressioni?

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Commenti

  1. Ciao ragazzi, esiste un post simile a questo per iAD?

    Vorrei capire bene come funziona la piattaforma di advertising Apple

    Rispondi
  2. Ciao Lorenzo, un post su iAD non l’abbiamo (ancora) fatto. Non abbiamo ancora avuto l’occasione di provare questo canale, purtroppo.
    Ho intenzione comunque prossimamente di fare un post che tratti le varie opzioni di adv per mobile, se c’è qualcosa in particolare che vuoi che venga approfondito fammi sapere, ogni spunto è gradito! :)

    Rispondi

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