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Aiuto, cosa scrivo?

Nel mio ultimo post avevo scritto come il contenuto di pagina sia uno dei fattori che influenzano il posizionamento sui motori di ricerca. Cosa fare in caso un sito sia poverello e bisogna arricchirlo?

Ecco alcuni suggerimenti:

  1. analisi dei siti dei competitor, per vedere se ci sono sezioni di prodotto/servizio che possono essere riprese e adattate al nostro contesto;
  2. analisi della long tail: ci sono degli ambiti semantici che ricorrono? Se sì, può essere l’occasione per creare nuove pagine più specifiche o arricchire le esistenti;
  3. pagine/post che veicolano più accessi o interazioni: analogamente, incrociando le pagine più viste con i volumi di ricerca, si può dare una priorità alle tematiche da coprire;
  4. inserite il brand/URL nello strumento delle parole chiave di Google: l’output vi potrebbe sorprendere segnalandovi nuovi ambiti semantici;
  5. guardate TopCharts di Google Trends così come Topsy, IceRocket, TrendsMap e SocialMention per capire ciò di cui si sta parlando e trovare ispirazione.

Poi, raccontate voi stessi ed il vostro mondo. Ecco alcune possibilità:

  1. guida/e-book: il sapere lo avete già, si tratta di organizzarlo e stenderlo in un formato adatto alla lettura online;
  2. guest post/interviste: se il contenuto non viene da voi, ospitate persone autorevoli del settore che raccontino il loro sapere;
  3. progetti futuri: c’è qualche iniziativa in ballo non ancora definita di cui però potete anticipare qualcosa? Bene, parlatene;
  4. progetti passati: avete un progetto di cui andate fieri, una case case history o avete ottenuto un riconoscimento? Raccontatelo;
  5. video e podcast: il sapere e la conoscenza passano attraverso la formazione. Se trovate un video o un podcast interessante ma in un’altra lingua, pensate a tradurlo/trascriverlo per renderlo comprensibile a tutti.

Vi segnalo infine un ultimo strumento che può, al di là dello scopo per cui è stato pensato, farvi evitare la sindrome da foglio bianco: Tynt. Una volta installato sul sito lo script di Tynt, questo fornisce in primis le keyword che hanno generato più accessi e le porzioni di testo che sono state più copia-incollate su fonti esterne (perché condivise sui social network o via mail, per esempio). Per il nostro obiettivo, Tynt ci dice quali sono le informazioni che più piacciono: sono possibili degli approfondimenti? Se sì, scrivetene.

E voi cosa fate quando siete in questa situazione? Aspetto i vostri commenti, su!

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Commenti

  1. Ciao Giulia, grazie per i tuoi suggerimenti.
    Io quando sono a corto di news vado in produzione a parlare con i ragazzi “che usano le mani” e nell’ufficio tecnico a parlare con il responsabile di produzione. Scopro quali sono i problemi dei clienti che più spesso loro si trovano a dover risolvere, gli inghippi che richiedono di aggirare un problema. Lì nascono le idee! Quindi raccolgo consigli e informazioni utili ai clienti.
    ciao.
    Chiara

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