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Volunia: prime impressioni dopo qualche settimana

Poco più di un mese fa, il 6 febbraio, è stato presentato al pubblico Volunia, il motore di ricerca made in Italy.

Il suo inventore, Massimo Marchiori, lo aveva definito un “motore di ricerca innovativo”, in grado di dare una nuova prospettiva, totalmente diversa da quella dei tradizionali search engine. Altri, molto azzardatamente, parlavano già di “anti-Google”.
Io personalmente non avevo grandi aspettative ma solo molta curiosità.
Fatto sta che un paio di settimane prima del lancio ero stato selezionato come Power User, ovvero sarei stato tra i primi utenti a testarlo, assieme ad altri che ne avevano fatto richiesta…e la cosa mi piaceva! :)

La presentazione però è stata molto deludente per tutta una serie di motivi: orario, tempo dedicato, partecipazione dei politici (ed assenza del team di sviluppo), mezzi tecnici di supporto e regia nel complesso. E in un momento in cui credo nessuno senta l’esigenza di un nuovo motore di ricerca o di un nuovo social network, presentarsi in questo modo non è proprio un buon inizio.
A proposito, per chi se la fosse persa, ecco il link alla presentazione di Volunia.

Nonostante le premesse non fossero delle migliori speravo poi che il prodotto si sarebbe riscattato. Così purtroppo non è stato.
Se anche sorvolassimo per un attimo sulla grafica stile retrò, due sono a mio avviso gli aspetti più deludenti e riguardano proprio le principali caratteristiche di Volunia (riprese anche dal motto “Seek & Meet”):

1) la componente “search engine“: Volunia è attualmente un motore di ricerca poco raffinato e non semantico, in cui alcuni fattori come la presenza di parole chiave nel dominio o nel tag title sembrano avere un peso troppo rilevante a discapito dei contenuti veri e propri della pagina, con il risultato che molti risultati sono poco attinenti.

Ripetendo i test fatti da Luca Conti il giorno dopo il lancio (qui il post sul blog Pandemia) ho notato alcuni minimi miglioramenti: il numero di risultati è aumentato (sono stati indicizzati nuovi siti) ed i risultati stessi sono leggermente più precisi (anche se non tutti).

Giusto perché vi facciate un’idea, vi riporto qui un esempio con i primi risultati della ricerca del best seller “Mare al mattino” effettuata con Volunia subito dopo il lancio e qualche settimana più tardi.

1° test: “Mare al mattino” su Volunia (07/02/2012)
Test 1 Volunia: "mare al mattino"

 

 

 

 

 

 

2° test: “Mare al mattino” su Volunia (26/03/2012)
Test 2 Volunia: "mare al mattino"

 

 

 

 

 

 

Questi invece sono i risultati forniti da Google per la stessa ricerca:

 

 

 

 

 

 

 

Come è facile constatare, non c’è paragone!
E quindi mi domando, perché un utente dovrebbe preferire Volunia al motore di ricerca di Mountain View?

2) la componente “social“: Volunia permette l’iterazione degli utenti che condividono la stessa pagina visualizzata (o la visita nello stesso sito), ma, per quanto ho avuto modo di vedere, questa possibilità non si traduce in nessun coinvolgimento costruttivo o interessante.

Ovviamente, non si deve dimenticare che si tratta pur sempre di una versione beta, per cui entrambi gli aspetti difettano di due fattori molto importanti: il numero di pagine indicizzate e il numero di utenti attivi.

Vorrei ancora ritornare sul post di Luca Conti (che ringrazio) e riproporre qua quelle che sono le sue riflessioni finali, che condivido in toto e rispecchiano la mia opinione su questo progetto tutto italiano.

“Un merito a Volunia bisogna riconoscerlo. Usandolo mi ha fatto rendere conto come Google non sia un banale motore di ricerca, ma un servizio web che funziona e che ti aiuta a cercare, con i suggerimenti di ricerca, con il correttore automatico in caso di errore di digitazione, con i risultati universali (pagine, notizie, immagini, video insieme), con le notizie fresche, con una grafica essenziale ma funzionale. Lo usiamo tutti i giorni e pensiamo sia sempre stato così, ma non è vero. Google è una macchina da guerra che ha il monopolio in Italia e in Europa perché è stato il più bravo a fornire un servizio dove altri hanno fallito, proprio in termini di rilevanza.”

Per finire….alcuni numeri in pillole su Volunia! ;)

  • 3 anni di progetto;
  • 2 milioni € investiti;
  • 12 lingue supportate;
  • 110.000 Power User a cui è stato concesso l’accesso nei primissimi giorni dal lancio;
  • circa 7 milioni i siti web mondiali indicizzati da Volunia (grazie ai prossimi finanziamenti verranno acquisiti i mezzi per una indicizzazione su più larga scala);
  • 10 dipendenti (compreso Massimo Marchiori);
  • 100% made in Italy.

Adesso mi piacerebbe sapere anche la vostra opinione! :)
Qualcuno ha avuto modo di provarlo? Pensate che possa avere un futuro?

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Commenti

  1. Io non ho avuto modo di provarlo, mi fido della vostra opinione! Mi sembra però la classica cosa all’italiana. Ora dal mio modesto punto di vista, se si vuole fare concorrenza a qualcuno (Google), si parte da li, il fatto che sia così carente nella parte semantica un po’ mi fa pensare!

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  2. Presentazione a dir poco imbarazzante. Si vorrebbe lanciare un prodotto tra i più tecnologici esistenti al mondo e lo si fa da seduti, con un proiettore che si inceppa, con le introduzioni di rappresentanze anzichè con il team di sviluppo. Google e Facebook, i “concorrenti” di volunia sono nati da giovani, presentati e portati avanti da giovani visionari, appassionati in grado di CORRERE, qui alla PRESENTAZIONE (uno dei momenti più importanti per attirare investitori e attenzione) quasi ci si addormenta.
    Buona fortuna.

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  3. Ciao Adriana, ciao Fabio, grazie per i vostri commenti.
    In effetti “mettersi contro” due colossi come Google e Facebook è una missione quasi suicida se non si hanno tanti (ma tanti) fondi e un’idea davvero originale che permetta di dare alla gente qualcosa di diverso o di migliorare quello che c’è già.
    Per quanto riguarda la parte “search” Volunia non dà nulla in più rispetto a Google; anzi, la sua caratteristica “visione dall’alto” (le famose mappe alla Farmville) non fanno altro che complicare e rallentare il processo di ricerca e raggiungimento dell’informazione.
    Quanto all’aspetto social…io ancora devo capirne l’utilita!

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