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Agosto, sito mio non ti conosco

La tradizione vuole che nel periodo estivo e nel mese di agosto in particolare, qualunque sforzo di incrementare il traffico al sito venga vanificato dalle passioni ferragostiane dell’italiano medio, che per un mese all’anno viene risucchiato dal mondo reale dimenticando il web che tanto l’ha confortato nei grigi mesi invernali.

Ma sarà ancora attendibile questo luogo comune? Il disaffezionamento dell’essere umano verso il web durante le ferie estive, esiste ancora? Ha ancora senso parlarne in tempi di tablet e smartphone? O non è forse il caso di ridisegnare la propria strategia per adattarla al “mood da ombrellone”?

Ogni anno ricevo comunicazioni di responsabili marketing che mi invitano a sospendere le campagne durante il mese di agosto, perché tanto ad agosto il mondo si ferma (fanno eccezione ovviamente gli operatori del settore turistico).

Sono pronta a scommettere che in molti siti noteremo in agosto una percentuale di traffico da mobile superiore alla media del resto dell’anno (che ne dite, ne riparliamo a settembre e confrontiamo i nostri dati?).

Per intercettare l’utente vacanziero nel contesto in cui si trova, dovremmo veicolare il nostro messaggio nei dispositivi che lo seguono ovunque, ovvero smartphone e tablet, e magari esporlo al nostro brand mentre condivide foto e pensieri con gli amici: i social network dovrebbero quindi essere presidiati.

I modi in cui questo dovrebbe essere fatto possono variare a seconda che si tratti di b2b o b2c. Nel secondo caso sarà possibile catturare l’attenzione dell’utente con delle leve valide e un messaggio leggero quanto basta da superare il “filtro anti-stress” dell’utente in vacanza. L’azione richiesta all’utente non dovrà essere troppo impegnativa e dovrà essere semplice da fare anche da mobile. Ad esempio potrebbe essere un buon periodo per provare ad incrementare il proprio database di iscritti alla newsletter.

Se il settore di riferimento è invece il b2b, è importante considerare che se anche il vostro cliente tipo dovesse essere chiuso per ferie, le persone che ci lavorano si sono solo trasferite in pagine web dal contenuto più frivolo ma una parte del loro cervello si attiverà sempre in corrispondenza di quei termini che nel resto dell’anno vedono e sentono ripetutamente ogni giorno per diverse ore. È improbabile che vi contattino per chiedervi un preventivo mentre stanno con un occhio nello smartphone e uno a controllare il pupo a bordo piscina, ma potreste ad esempio regalargli dei cookie da riutilizzare a settembre con delle campagne di retargeting, o invitarli a mettere un “like” alla vostra pagina Facebook.

La mia naturalmente è solo una teoria che mi piacerebbe verificassimo insieme nei prossimi mesi. Vi va di scrivermi cosa ne pensate ed eventualmente tornare a settembre e raccontarmi com’è andata?

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