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Come creare una campagna su Linkedin Ads in italiano

Se stai cercando nuove soluzioni di promozione, oppure hai bisogno di individuare esperti, collaboratori o professionisti per la tua azienda, oppure ancora vorresti raggiungere nuovi clienti (ed il tuo audiance è prevalentemente di tipo B2B), allora dovresti prendere in considerazione gli annunci pubblicitari su Linkedin.

Il numero di nuovi iscritti al “social network professionale” è in continua crescita (ad inizio Dicembre 2012, in Italia, si contano più di 3 milioni di membri) e dal 28 Agosto è possibile creare annunci a pagamento anche in italiano (oltre naturalmente all’inglese ed altre 15 lingue), attraverso lo strumento dedicato, Linkedin Ads.

Vediamo subito le caratteristiche che dovranno avere questi annunci:

  • Titolo (massimo 25 caratteri)
  • Descrizione (massimo 75 caratteri, in due righe)
  • Da (nome personale o dell’azienda)
  • Immagine (PNG, JPEG o GIF di massimo 2 MB, ridimensionata a 50×50 pixel)
  • URL (del sito web o della pagina di Linkedin)

Ecco come verrà visualizzato:

esempio annuncio su Linkedin

Vediamo ora come creare una campagna su Linkedin Ads in 3 semplici passaggi.

1) “Crea campagna annunci”: set up della campagna e creazione annunci

Set up della campagna Linkedin Ads e creazione degli annunci

Nella prima schermata bisogna dare un nome alla campagna, scegliere la lingua di riferimento e il tipo di annunci, “base” (testuali) o “video”.
Infine, è necessario creare il primo annuncio (ed eventualmente altre varianti, fino a un massimo di 15).

2) “Targeting”: selezione del pubblico di riferimento

Targeting Campagna Linkedin Ads

L’aspetto principale che differenzia la pubblicità su Linkedin rispetto a quella su Google Ads (dove puoi “intercettare” gli utenti a seconda della ricerca che effettuano) o su Facebook Ads (dove spesso le possibilità di segmentazione non consente di raggiungere completamente un particolare settore di business) è la capacità di profilazione: su Linkedin il pubblico viene definito in base alle caratteristiche proprie dell’utente stesso, alla sua formazione e alla sua esperienza professionale.
Infatti, è possibile mostrare gli annunci solo agli utenti che rispondono a questi determinati filtri:

  • Località geografica
  • Azienda (per nome azienda o per settore e dimensioni dell’azienda)
  • Funzione lavorativa e/o anzianità
  • Scuola o università
  • Gruppo di appartenenza su Linkedin
  • Sesso
  • Età

Linkedin consiglia di inserire almeno due criteri di targeting e in alto a destra del processo di creazione della campagna puoi vedere subito la stima degli utenti che potenzialmente andrai a “colpire”.

3) “Opzioni campagna”: metodo di pagamento

Opzioni campagna Linkedin Ads

A questo punto si definisce il budget giornaliero che si vuole dedicare alla campagna e si sceglie se pagare con modalità CPC (“costo per clic”) oppure CPM (“costo per 1.000 impression”).

Infine, si può decidere se attivare una funzionalità gratuita chiamata “Gruppo di potenziali clienti“: al clic dell’utente sull’annuncio (se indirizzato al sito web) comparirà nella parte superiore del browser una barra che favorisce la comunicazione diretta con il visitatore, dandogli la possibilità di essere contattato direttamente attraverso il suo profilo Linkedin (vedi screenshot seguente).

Linkedin - Gruppo di potenziali clienti

È arrivato il momento di parlare dei costi! ;)
Innanzitutto, per poter creare delle campagne su Linkedin bisogna pagare una commissione di attivazione di 5 dollari ed il budget giornaliero minimo deve essere di 10 dollari.
Inoltre, gli annunci a pagamento su Linkedin costano, e non poco: il CPC minimo è infatti di 2,00$.

Come puoi vedere, seguendo queste linee guida è abbastanza semplice farsi pubblicità su Linkedin, basta avere un pizzico di creatività e conoscere la propria platea di riferimento! :)

Il rovescio della medaglia è che a questa facilità iniziale si contrappongono i forti limiti a livello di gestione ed ottimizzazione delle campagne che caratterizzano lo strumento di advertising di Linkedin in confronto, ad esempio, a Google Ads. Solo per citarne alcuni dei più evidenti:

  • non esiste la possibilità di creare gruppi di annunci;
  • non ci sono parole chiave su cui intervenire in termini di “fine tuning”;
  • non è possibile intervenire più di tanto sul CPC;
  • il livello di dettaglio delle statistiche fornite è limitato;
  • non si può ottimizzare la campagna sulla base dei giorni o della fascia oraria.

Dunque, i principali due aspetti su cui ci si deve concentrare sono nella fase di configurazione iniziale, in particolare:

  1. individuazione corretta del pubblico;
  2. copywriting degli annunci efficace.

Ma se davvero vuoi fare la differenza, qua di seguito puoi trovare una serie di utilissimi suggerimenti e indicazioni che ho raccolto in giro per la rete su come configurare e ottimizzare al meglio una campagna di advertising su Linkedin:

  1. crea una campagna per ogni interlocutore di riferimento (eventualmente raggruppando settori affini) così da realizzare delle comunicazioni più mirate;
  2. considera che se l’audience del pubblico stimata è inferiore a 1.000 membri la tua campagna non può essere creata (vedi step2);
  3. se a campagna in corso ti rendi conto che l’audiance scelto è limitato (ovvero ottieni poche impression e pochi clic) oppure troppo esteso, allora rivedi le opzioni di targeting;
  4. negli annunci utilizza un’immagine accattivante (il logo dell’azienda va bene per fare brand awareness) e inserisci una “call to action”;
  5. crea e testa al massimo due versioni testuali di annuncio per volta e, almeno una volta al mese cambia il copy di quella meno performante (in termini di CTR e tasso di conversione); questo perché i nuovi annunci sembrerebbero ricevere all’inizio un boost di impression ed avere maggior probabilità di ottenere un CTR migliore dell’annuncio precedente;
  6. sempre in merito al CTR degli annunci, sappi che Linkedin tende a non considerare il tuo “ad” se il valore è inferiore a 0,025%;
  7. se il tuo intento è generare richieste di contatto o lead, allora scegli l’opz
    ione di pagamento a CPC; se invece punti alla brand awareness, scegli la modalità CPM;
  8. per quanto riguarda gli annunci video, a differenza di alcune forme di advertising su YouTube dove paghi solo dopo un tot. di secondi dall’avvio del contenuto multimediale, su Linkedin paghi subito al primo clic: quindi assicurati che il tuo video sia funzionale;
  9. se scegli di indirizzare l’utente che clicca sull’annuncio nella tua pagina di Linkedin, individua la tab più indicata per il tuo pubblico;
  10. infine, sfrutta Analytics per fare delle analisi più approfondite sugli accessi che porti al sito tracciando le campagne Linkedin con i parametri di tracciamento (strumento di creazione URL di Google Analytics).

Ecco, adesso sai davvero tutto! :)

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Commenti

    • Ciao Simona, intanto grazie per l’intervento. :)
      Purtroppo l’unica soluzione è quella di allargare il target, magari inserendo funzioni lavorative attinenti oppure aumentando l’area geografica o ampliando le caratteristiche demografiche degli utenti (se limitate). Altrimenti, senza un vincolo di questo tipo, si riuscirebbero creare campagne troppo mirate. :)

      Rispondi
  1. Ciao,

    partendo dal target stimato che fornisce linkedin, volevo sapere se c’è un modo per stimare quanti click può ricevere una campagna.
    E inoltre volevo sapere se avete risultati sulle campagne linkedin in termini di clic e di contatti.

    Grazie

    Rispondi

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