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Google Shopping: tante novità da Febbraio 2013

Le preannunciate novità che coinvolgono Google Shopping, servizio pensato da Google per lo shopping online, inizieranno a divenire realtà anche in Italia a partire da domani, 13 febbraio 2013.

Ma prima di introdurre quello che verrà cambiato nel servizio, parliamo della sua storia e delle sue principali caratteristiche.

1) Un po’ di storia

Nel lontano 2002 nasce la prima versione beta del servizio chiamata Froogle che viene rilasciata a mano a mano in diversi Paesi, compresa l’Italia. Il servizio evolve negli anni tanto nel nome (nel 2007 è Google Product Search e nel 2012 diventa Google Shopping) quanto nelle caratteristiche e funzionalità. L’intenzione primaria di Google con il lancio di questo servizio è quella di aiutare gli utenti nel processo di ricerca, confronto ed acquisto di prodotti online, dando la possibilità, di riflesso, ai negozianti online (leggasi = e-commerce) di essere visibili anche tramite questo canale.

2) Principali caratteristiche

Come per altri servizi Google, ci sono alcune regole base da rispettare per poter comparire in Google Shopping:

  • creare un feed con l’elenco di tutti i prodotti per i quali vogliamo essere visibili, nel rispetto delle linee guida dettate da Google Shopping;
  • comunicare a Google Shopping che si è dotati di feed tramite il Google Merchant Center secondo le modalità indicate.

Una volta caricato il feed nel Google Merchant Center, esso verrà sottoposto a valutazione e revisione da parte di Google. In pochi giorni si potrà vedere il feedback sul proprio feed e in particolare quali prodotti sono già approvati e visibili e quali prodotti necessitano di correzioni e quindi non sono ancora visibili.

Pertanto i prodotti approvati verranno visualizzati tanto nel canale dedicato di Google Shopping quanto nei risultati di ricerca di Google. In particolare tra questi ultimi fino ad ora i prodotti comparivanosia nei risultati non a pagamento (o naturali) quanto nei risultati a pagamento (campagne Ads). A partire da domani non sarà più così.

3) Le novità

Infatti i risultati di Google Shopping nella rete di ricerca Google utilizzeranno il modello degli annunci con scheda di prodotto. Questo cambiamento comporterà due conseguenze principali:

  • modifica del layout dei risultati di ricerca in un’unica soluzione, ovvero i risultati di Google Shopping saranno visibili con un nuovo unico formato (annunci con scheda di prodotto);
  • passaggio ad un modello commerciale diverso per i negozianti, che potranno rendere visibili i loro annunci solo collegando al proprio account Google Merchant Center una campagna Ads (e pertanto il relativo account).

In sostanza gli utenti vedranno i risultati di Google Shopping in un “unico luogo”, nel quale i negozianti online potranno essere visibili solo tramite una campagna a pagamento Ads.

Il passaggio vero e proprio al nuovo modello commerciale avverrà entro la fine del primo semestre 2013, mentre da domani visualizzeremo annunci con formati simili a questi:

Esempio annuncio scheda di prodotto
Nuovo formato degli annunci di Google Shopping nella rete di ricerca

Negli scorsi mesi forse vi sarà capitato di vedere già questi formati in alcune ricerche: si trattava di una fase di beta testing, analogamente a quella avvenuta per gli Stati Uniti, dove, a quanto dicono, il nuovo modello ha avuto un grande successo.

Non sarà, invece, più possibile vedere Google Shopping tra i risultati naturali, come ad esempio in questo caso:

Annunci di Google Shopping nei risultati di ricerca naturali
Annunci di Google Shopping nei risultati di ricerca naturali

Gli annunci con scheda di prodotto vengono generati in maniera automatica da Ads, utilizzando i dati presenti nel feed inserito all’interno del Merchant Center e vengono visualizzati in corrispondenza di ricerche pertinenti con i prodotti. Pertanto tutti i giochi vengono fatti a livello di feed di prodotto, visto che non è possibile segmentizzare una campagna simile per parole chiave: quanto più il feed sarà accurato e ricco di informazioni, tanto più potremo essere precisi.

Anche questa novità ci suggerisce come Google sembra voler andare nella direzione di una maggiore automatizzazione delle campagne Ads e dei risultati di ricerca, nella fattispecie di quelli legati a Google Shopping. In ogni caso quanto dicono questa automatizzazione non significa per forza sacrificare l’accuratezza e la pertinenza delle proprie campagne.

Inoltre c’è un’altra considerazione da tenere a mente: per gli e-commerce che gestiscono già campagne Ads legate a Google Shopping, questo cambiamento non avrà con molta probabilità un grosso impatto. A differenza invece di coloro che hanno sempre utilizzato il servizio a titolo gratuito, per i quali tanto lo sforzo mentale quanto quello economico potrebbe non essere banale.

Forse per attutire questa problematica Google offre dei piccoli incentivi per gli inserzionisti di Google Shopping: qui trovate tutte le informazioni. Basteranno ad “abituare” gli ecommerce italiani a queste nuove logiche di mercato?

E voi che ne pensate? Avete già attive delle campagne Ads con Google Shopping?

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