In Italia, è risaputo, l’estate porta con sé un periodo di stand-by lungo all’incirca 2-3 mesi. L’ozio, per così dire, è il vizio delle alte temperature e degli aperitivi in riva al mare. Tuttavia, se per alcune sfere della nostra vita una pausa di riflessione e riposo può far bene, per l’ADV è controproducente.
Vediamo assieme perché interrompere gli investimenti d’estate non è una buona idea.
All’estero nessuno si ferma ad aspettarti
Ebbene si, sarà sconcertante, ma all’estero l’estate funziona diversamente. Non è un periodo da vivere a cuor leggero, ma un arco di tempo sempre utile per fatturare o predisporre attività utili al business.
E quel Paese straniero, che con tanta fatica e investimenti sei riuscito a conquistare con i tuoi prodotti, si scorda di te, cedendo il proprio cuore a un competitor che ha sfruttato il territorio sgombro per rubarti spazi pubblicitari e quote di mercato.
Bisogna prima seminare per raccogliere i frutti
Al di là della stagionalità di alcuni settori, prodotti o servizi, durante l’estate si può investire in modo “propedeutico” alla stagione successiva, il periodo madre della competitività e dell’aumento dei costi pubblicitari, la Peak Season (o, per gli amici, la triade maledetta del Black Friday, Cyber Monday e Natale).
Non dispiacerebbe a nessuno riuscire a raggiungere molte più persone in target perché durante luglio e agosto gli spazi pubblicitari costano meno, no? Considerando che successivamente li si potrebbero acquisire come clienti con delle campagne di retargeting… o ancora, raccogliere un nutrito database di nuovi utenti, da coltivare in vista appunto del periodo di scontistiche successivo.
Ma un CPL sotto 1€ l’hai mai visto?
“Ad agosto chiudo gli uffici. La gente è al mare, nessuno starà sui social per chiedere un preventivo.” Mai frase fu più errata.
Secondo voi cosa fanno le persone sotto all’ombrellone? Scorrono i feed di tutti i social, fino a farsi venire una tendinite al polso! Pochi affezionati si spremeranno le meningi per risolvere qualche cruciverba, altri si dedicheranno alla lettura e qualche nostalgico costruirà percorsi per le biglie, ma sappiamo tutti che i cellulari saranno il device dell’ozio per eccellenza. Quindi perché non attirare l’attenzione con i nostri annunci, più che durante la frenesia delle settimane lavorative, impregnate di impegni, scadenze e appuntamenti?
Questo, tuttavia, è un pensiero che, chi lavora come me in questo settore, sente spesso, ovvero che investire tra luglio e agosto ha poco senso e ciò che si ottiene non verrebbe gestito adeguatamente. Eppure, coloro che hanno invertito questa tendenza, i CPL sotto all’1€ li hanno apprezzati eccome.
Così mi fate soffrire le campagne
Può non sembrare, ma per noi advertiser le campagne pubblicitarie sono un prolungamento di noi stessi e ci restiamo davvero male quando le vediamo soffrire. Immaginate di prendervi cura di alcune piante appena acquistate per alcuni mesi: le innaffiate periodicamente, potate le foglie morte, concimate il terreno, cambiate loro il vaso, quando sono troppo cresciute per quello d’origine… e investite il vostro tempo e le vostre risorse per vederle rigogliose. Poi andate in vacanza, le abbandonate sul balcone a 40° all’ombra e di lì a poco muoiono arse.
Ecco, noi ci prendiamo cura delle campagne pubblicitarie, amministrando il budget media, investendo laddove abbiamo più margine, adottiamo script e tool per l’ottimizzazione dei costi di erogazione e l’incremento dei risultati, attiviamo e disattiviamo annunci dopo aver testato creatività e testi alternativi… tutto questo per raggiungere il setup perfetto e alimentare l’algoritmo della piattaforma con dati più accurati possibili. Poi ci chiedete di spegnere tutto o portare i budget al minimo e così per due mesi alle campagne mozziamo il fiato, giusto prima della partita più importante dell’anno, la Peak Season.
Così fate soffrire noi, le campagne pubblicitarie e rendete il quarter successivo una corsa ad ostacoli.
Non ci sono più le stagioni di una volta
C’è stato un tempo in cui la cosiddetta “stagionalità” era un metodo certo al 99% per la distribuzione del budget media dedicato agli e-commerce. Si spinge per il lancio della collezione Fall/Winter, pure per la Spring/Summer e si fa all-in per i saldi e per il Black Friday, come se non ci fosse un domani.
Già dal 2023, però abbiamo notato come il caldo prolungato su settembre non ci abbia permesso di vendere giacche e maglioni e le piogge torrenziali di maggio e giugno non ci hanno aiutato nel far indossare costumi e t-shirt nuovi di zecca ai clienti. Non solo nel fashion la cosa distorce il nostro calendario: i solari si vendono più tardi, gli acquisti di calzature estive subiscono oscillazioni, l’attrezzatura da vacanza o da giardino risulta interessante a ridosso dei saldi.
Dobbiamo perciò capire, che a volte, nel restare fermi nelle nostre convinzioni del tipo “si è sempre fatto così”, non ci aiuta a scovare e approfittare dei nuovi trend e opportunità.
In conclusione, il consiglio migliore che posso darvi è: lasciatevi guidare dai dati e adottate una gestione fluida del budget, delle vostre iniziative commerciali e di advertising. In un contesto sempre più affollato e competitivo, cogliete le opportunità che vi si presentano, anche se a bordo piscina durante i mesi di luglio e agosto 😉
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