Post breve.
Il 18 luglio 2012, presso Digital Accademia, si è svolto l’ultimo filog prima della chiusura estiva; con l’occasione è intervenuto Andrea Fontana (@storyfactor) a parlare di “corporate storytelling” (interessantissimo!) e sono stati presentati i moduli formativi del prossimo programma didattico Digitools, in merito ai quali terrò una lezione ad ottobre relativamente alla realizzazione di annunci per Google AdWords.
Ci tenevo a condividere due note che ho appuntato durante la serata.
La prima è un’espressione di Andrea Fontana che descrive perfettamente anche il mio approccio al web ed alle attività connesse ad esso che forniamo qui in MOCA: “leggere il lettore“.
La seconda è una riflessione di Alessandro Cappellotto (@cappesante) che, ricco di umiltà, ha raccontato il suo approccio ai mezzi digital nonostante un’enorme esperienza in termini di copywriting trascorsa sui canali tradizionali: “E’ vero, si trattava pur sempre di copywriting, ma poiché era applicato a strumenti nuovi e differenti, ho realizzato fin da subito la necessità di imparare questi linguaggi affinché potessi tornare a gestire il mio know how con la quotidiana dimestichezza“.
Ecco, prendo questo concetto, lo applico al contesto del social media marketing e lo faccio recapitare alle aziende: lungi da me affermare che è eccessivamente complicato “gestire la propria pagina Facebook“, ma non può essere considerato nemmeno troppo semplice; il messaggio da recapitare all’audience è lo stesso e l’azienda già lo possiede, ma è molto importante studiare i tempi e soprattutto i modi perché è altrettanto vero che, nella maggior parte dei casi, questi sono ambienti e modalità ancora estranei per le aziende, soprattutto per quello che concerne il concetto di conversazione con i clienti.
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