Qual è il vantaggio di indagare come i competitor si muovono online?
Serve all’azienda per capire quali sono le strade che si stanno percorrendo, le best practices da seguire, gli errori da evitare, il pubblico da intercettare ma anche ad individuare eventuali nuove realtà concorrenti.
Sono diversi gli strumenti e le azioni che vengono in nostro aiuto nel momento in cui ci troviamo nella situazione di indagare qual è lo scenario competitivo.
Vediamo dunque, partendo da strumenti omnicomprensivi per arrivare a specifiche necessità, alcuni spunti.
Perchè è importante monitorare la concorrenza? Come passare all’azione.
Monitoring a più livelli
Partiamo dal macro, ovvero da quegli strumenti che a partire dalla URL del sito web riportano dati qualitativi e quantitativi utilizzabili per diverse azioni quali strategie di advertising, ottimizzazione SEO e online PR.
I nostri preferiti sono MajesticSEO e SemRush, ma ci sono anche Open Site Explorer, SearchMetrics e Ahrefs.
Almeno uno di questi strumenti deve essere in possesso di chi si occupa di analizzare la concorrenza per livellare le attività di marketing. Perché? Perché questi tool danno ottimi indizi sulla direzione da prendere a livello di:
- Siti terzi: qual è la tipologia e pertinenza dei portali che citano il brand? Come cambia il panorama dei competitor? Quest’analisi è un primo step per future attività di online PR, ad esempio.
- Traffico organico: quali sono i principali ambiti semantici per cui ci si posiziona? E la concorrenza? Valutazioni di questo tipo supportano l’ottimizzazione on-site ed influenzano la strategia di content marketing.
- Competitor: c’è uniformità tra i nostri concorrenti offline e online? SemRush vi potrà sorprendere!
- Traffico a pagamento: come si sta muovendo la concorrenza in questo momento? Esiste un valore aggiunto che possiamo sottolineare migliorando il copy dei nostri annunci? Dall’analisi e dal confronto si possono trovare margini di miglioramento a livello di annunci e di pianificazione delle campagne.
Presenza social
Stiamo veicolando i giusti contenuti e ci stiamo relazionando in modo corretto con la nostra audience? Per imparare dagli altri, vedere cosa la concorrenza fa/non fa o come vengono gestiti casi di potenziale social-crisi, la prima cosa è seguire i profili social dei propri competitor.
Esistono poi degli strumenti che analizzano, profilo per profilo l’andamento dell’engagement. Per Facebook ci sono, ad esempio, FanPageKarma o SocialBakers (ora anche per Twitter e YouTube); per analizzare il proprio profilo Twitter esistono FollowerWonk, Twazzup o Twinitor mentre Twitter Search vi permette di indagare la copertura di un dato argomento.
In supporto all’attività di monitoring puntuale vengono in nostro aiuto altri strumenti fin da subito pensati come un’unica soluzione che offra dati qualitativi e quantitativi provenienti da diversi social network. Ad esempio Simply Measured fornisce dei report anche gratuiti (qui) sia di analisi comparativa che puntuale per profilo social; vi segnaliamo anche RivaliQ.
Il panorama degli strumenti per monitorare la presenza social è più che ampia: in questo post di Social Media Today trovate un elenco interessante.
Come fare la scelta migliore? In primis valutando la propensione all’investimento perché la forchetta, da un punto di vista economico, è ampia.
Osservare la presenza social dei competitor può fornire spunti anche per crisis management
Online PR
Come faccio a sapere quali sono le fonti che notiziano news affini al nostro settore o prodotto di riferimento e come possiamo dunque livellare il piano editoriale e di online PR?
Per ricercare la ripresa online di notizie/comunicati si possono attivare degli alert per parole chiavi pertinenti al proprio brand, concorrenza o settore tramite Google Alerts e TalkWalker Alerts.
Facili ed intuitivi sono anche Mention e Monitor Backlinks. Quest’ultimo strumento è il nostro ultimo feticcio perché intuitivamente è possibile scorrere direttamente le URL degli articoli del nostro sito e dei siti web dei competitor, mostrando anche quanto questi contenuti sono stati condivisi nei social network.
Questi strumenti sono ottimi inoltre per l’aggiornamento di una medialist online e vi serviranno, verosimilmente, anche per contestualizzare la richiesta di notiziare le novità.
Content
Siamo soliti pubblicare contenuti in numero sufficiente? Come possiamo ampliare i temi trattati? Potete iniziare a rispondere a queste domande iscrivendovi alla newsletter dei competitor oppure al feed del loro blog. Vi può essere di ispirazione per la creazione di nuove pagine/post ma anche accendervi quella lampadina per una nuova iniziativa corporate. Non solo, anche il linguaggio della comunicazione vi può aiutare a capire come la concorrenza si relaziona con i diversi segmenti di persone e come il messaggio si personalizza a seconda dell’audience con cui si interfaccia.
Oltre agli alert di cui abbiamo scritto nel paragrafo precedente, anche Addictomatic può esservi utile: tramite un’interfaccia intuitiva vi riporta le ultime uscite legate al termine inserito (il vostro brand, un vostro competitor, una parola chiave) su diversi canali come Google News, Twitter Search, Google Blog Search e Flickr. Addictomatic vi supporta, infine, nel trovare altri ambiti di content marketing spaziando, per esempio, tra immagini e video. Perché il contenuto non è solo testuale.
Non sapete ancora come la vostra concorrenza si muove online e come si relaziona con la propria audience? Non conoscete i vostri margini di miglioramento?
Noi siamo qui per questo! :)
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