Chi non ha mai utilizzato Pinterest per cercare idee, ispirazioni o come strumento per creare delle moodboard? In pochi lo sanno, ma Pinterest (oltre ad essere una piattaforma social) è, a tutti gli effetti, un motore di ricerca visivo per trovare ispirazione e idee.
Trattandosi di un motore di ricerca, infatti, è possibile mettere in atto alcune strategie e best practice SEO per migliorare il posizionamento organico dei propri contenuti, con l’obiettivo di aumentare la visibilità del brand, supportandolo nella fase di Awareness e Consideration. Questa sua peculiarità rende Pinterest una piattaforma incredibilmente strategica per i business B2C, che possono sfruttarlo per ispirare e favorire positivamente le decisioni d’acquisto degli utenti.
In un ecosistema digitale ormai definito “Messy Middle” (Fonte: Think With Google), Pinterest rappresenta dunque un touchpoint fondamentale per il consumatore: con i suoi contenuti visivi, fatti di video e foto, offre una risposta alternativa ai normali siti web, permettendo all’utente una navigazione diversa, più ispirazionale e creativa.
Considerando inoltre che, nel mercato italiano, è una piattaforma (per il momento) dominata da account personali, la concorrenza con gli altri brand è praticamente inesistente: un altro punto a favore per questo canale.
Pinterest: la sua audience, in numeri
Che si tratti di prenotare una vacanza natalizia, acquistare nuovi attrezzature per l’allenamento o libri di cucina, le persone su Pinterest si danno da fare con i loro obiettivi e cercano articoli che li aiutino a raggiungerli.
Le persone che usano Pinterest hanno una mentalità positiva e si aspettano che i contenuti che trovano sulla piattaforma rispecchino la stessa atmosfera. Inoltre, si stima che i brand che condividono contenuti positivi registrino un maggiore coinvolgimento complessivo.
Attualmente, il pubblico di Pinterest è ampio e diversificato, con circa il 60% composto da donne e il 40% da uomini, prevalentemente di età compresa tra i 35 e i 55 anni.
Per dare giusto qualche numero, e per capire l’importanza che questo motore di ricerca può rappresentare per un business, si stima che:
- in tutto il mondo su Pinterest, ci sono più di 445 milioni di utenti attivi mensili, di cui 21 milioni arrivano dall’Italia,
- l’80% degli utenti dice di aver scoperto un nuovo brand o prodotto sulla piattaforma,
- l’89% degli utenti settimanali di Pinterest ha acquistato qualcosa dopo aver visto Pin pubblicati dai brand.
Fonte: Pinterest Trends (2023)
Per quali settori è adatto Pinterest?
A causa della sua natura ispirazionale Pinterest non è adatto a tutti i settori e, di conseguenza, neanche a tutti i target: si presta particolarmente bene per tutto il mondo B2C, in particolare nei settori Fashion, Beauty, Arredamento, Cucina, Viaggi, Hobby e Arte.
In che modo si può capire se il proprio prodotto/servizio è cercato o meno dagli utenti di Pinterest? Basta fare una ricerca!
Si può fare un test cercando un set di parole chiave importanti per il business (sia brand che generiche) all’interno della piattaforma, osservando quali contenuti si posizionano, e, soprattutto, se qualche competitor si sta posizionando.
Come funziona l’algoritmo di Pinterest
Veniamo al sodo: come funziona l’algoritmo di questa piattaforma? Ovviamente, come per Google, non conosciamo con certezza tutti gli ingredienti che fanno funzionare l’algoritmo di Pinterest.
Tuttavia, in base alle nostre analisi (e a tanta ricerca sull’argomento), possiamo affermare che alcuni dei fattori che questo motore di ricerca visuale tiene in considerazione sono:
- QUALITÀ DEL DOMINIO
La valutazione si basa sulla popolarità dei Pin associati al dominio, analizzando l’interazione degli utenti con i Pin che rimandano al sito. - QUALITÀ DEI PIN
L’engagement e popolarità dei Pin presenti sul profilo Pinterest, come ad esempio il numero di commenti o likes. - QUALITÀ DEL PINNER
Valutazione a livello di account, sul livello di attività e engagement con la piattaforma. - RILEVANZA DEL CONTENUTO
Proprio come per Google, Pinterest valuta la rilevanza del contenuto rispetto alla ricerca fatta dagli utenti.
Essendo a tutti gli effetti un motore di ricerca, anche Pinterest fa uso delle parole chiave.
Perché posizionarsi su Pinterest?
I dati riportati nei paragrafi precedenti evidenziano chiaramente l’importanza e la crescente popolarità di questa piattaforma.
1) La visibilità di Pinterest sta crescendo sempre di più
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- 6.7 milioni posizionamenti di pinterest.it su Google Italia
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- 20.88M di traffico mensile stimato in Italia sui motori di ricerca
2) I contenuti sono evergreen
Un altro punto di forza di Pinterest è la natura “evergreen” dei suoi contenuti. I Pin, infatti, non perdono rilevanza nel tempo, anzi: possono continuare a migliorare le loro prestazioni anche a distanza di mesi o anni dalla pubblicazione (e, addirittura, diventare virali). Questo permette di creare bacheche su temi specifici (come ad esempio “idee per un regalo di compleanno”) che possono essere aggiornate periodicamente con le ultime tendenze, offrendo agli utenti una risorsa sempre attuale e ricca di ispirazione.
Per questo motivo è consigliabile:
- non eliminare mai i Pin, anche se non stanno performando bene;
- concedere a Pinterest il tempo necessario per esprimere tutto il suo potenziale: sebbene non sia la piattaforma più rapida in termini di risultati, è quella che tende a garantire benefici più duraturi nel tempo.
3) Potenzialità per E-commerce
Pinterest, oltre a rispondere a esigenze di ricerca informativa, rappresenta una risorsa preziosa per gli e-commerce che vogliono promuovere i propri prodotti.
Grazie al Programma Commerciante Verificato, infatti, all’interno del profilo del brand verranno abilitate:
- una spunta blu sul profilo e sui Pin per consentire alle persone di sapere che il profilo è stato verificato;
- informazioni su prezzo e disponibilità per tutti i Pin prodotto;
- idoneità alla distribuzione dei prodotti nelle esperienze di acquisto;
- accesso a ulteriori funzionalità della piattaforma.
Tra le funzionalità principali, troviamo proprio la possibilità di utilizzare i Pin prodotto: questi Rich Pins consentono di arricchire i contenuti visivi con informazioni aggiuntive come il prezzo o la disponibilità del prodotto. Le informazioni possono essere ottenute tramite un feed di prodotti caricato nella sezione Cataloghi, oppure automaticamente estratte dalla pagina del prodotto sul sito, sfruttando il markup Open Graph o Schema.org.
Sfruttare questa funzionalità è essenziale, considerando che gli utenti di Pinterest sono particolarmente inclini agli acquisti: secondo alcune ricerche, ben l’87% degli utenti ha acquistato prodotti dopo averli scoperti su Pinterest.
Requisiti:
- L’account deve avere almeno 3 mesi (e il sito deve averne almeno 13)
- Il profilo dev’essere completo
- Prodotti e sito web devono soddisfare le Linee guida per commercianti
Per quali parole chiave ci possiamo posizionare, e dove trovarle?
Su Pinterest, il 97% delle ricerche sono no-brand (Fonte: Pinterest Business). Questo rende Pinterest una piattaforma estremamente strategica: ma dove possiamo reperire maggiori informazioni su cosa viene ricercato, e con quali volumi?
- Considerare i posizionamenti di Pinterest su Google
Ci interessa vedere dove Pinterest si posiziona bene (con bacheche, come nell’esempio sopra, o con Pin singoli) all’interno dei motori di ricerca.
Questi contenuti presidiano le prime posizioni per diverse keywords che si possono rivelare strategiche per il nostro business.
Per capire per quali keyword Pinterest si sta posizionando (e con quali risultati) su Google, possiamo utilizzare un qualsiasi strumento di monitoraggio keyword – SEMrush, ad esempio – e, una volta inserito il dominio it.pinterest.com, filtrare per le prime posizioni.
Infine, all’interno della search bar, basterà ricercare le keyword in linea con il proprio business.
- Considerare cosa viene cercato – assieme ai rispettivi volumi e trend – all’interno della piattaforma.Tramite strumenti come Keywordtool.io, è possibile visualizzare volumi e trend di ricerca dentro la piattaforma Pinterest, con i relativi volumi e trend.
- Pinterest Trends
Uno strumento utile per capire verso dove si sta spostando la piattaforma sugli ambiti semantici più importanti per il nostro business è Pinterest Trends.Inoltre, qui troviamo anche argomenti rilevanti correlati suggeriti, oltre che una raccolta dei migliori Pin su quel topic.
Fonte: Pinterest Trends
Cosa ottimizzare: profilo, Pin, bacheche
Profilo
- Descrizione del profilo: massimo 200 caratteri, qui si inseriscono le keyword più strategiche per il business
- Immagine logo e copertina: devono riprendere logo, colori e font del brand
- Following: Pinterest consiglia, anche ai brand, di seguire altri profili in linea con il proprio target (anche competitor stessi)
Pin
Pin
I Pin vengono proposti in modo organico come risposta ad una ricerca e sono a tutti gli effetti dei post che possono essere strutturati in diverso modo: a immagine singola, a carosello o Pin idea (come le Storie su IG).
Gli elementi ottimizzabili in questo caso sono:
- l’immagine da caricare;
- il titolo del Pin;
- la descrizione;
- alt tag dell’immagine;
- il link di destinazione;
- la board a cui assegnare il Pin
- i prodotti linkabili (fino a 15)
Cosa rende un Pin, un Pin Perfetto?
- Comunichiamo qualcosa solo quando necessario – e cerchiamo di ispirare.
- Taggare eventuali prodotti rappresentati nell’immagine.
- Inserire eventuali porzioni di testo in sovrapposizione alla foto.
- Utilizzare il giusto formato:
– 2:3 – 1000x1500px per le immagini
– 2:3 e 1:1 per i video. - Titolo del Pin: rimaniamo dentro i 40 caratteri – dobbiamo essere brevi ed andare dritti al punto!
- Descrizione: fare attenzione ai primi 50 caratteri e, se possibile, includere anche il nome del brand.
- No hashtag: sia per i titoli, che per le descrizioni, Pinterest sconsiglia di inserire hashtag.
Bacheche
Le bacheche sono raccoglitori di idee che fungono da “pagina di categoria“ dei nostri Pin. Si possono seguire, rendere collaborative e suddividere in micro sezioni.
Le best practice:
- Dare alle board titoli e descrizioni chiare e funzionali a chi ci vuole cercare;
- Suddividere le board in sezioni per rendere ancora più strutturata le gestione dei Pin all’interno della stessa;
- Quando creiamo una nuova board, inseriamo inizialmente dai 6 agli 8 Pin: in questo modo permettiamo all’algoritmo di apprendere e di capire chi è il nostro target.
Gli elementi delle bacheche da ottimizzare lato SEO sono:
- il titolo: dove è possibile inserire delle parole chiave come “Wardrobe Design Inspiration”.
- la descrizione che dovrà contenere delle keyword ma dovrà spiegare in modo chiaro quale sarà il contenuto di questa sezione
Come ottimizzare le bacheche? Tramite un piano editoriale
Dopo aver selezionato le keyword target e creato le bacheche, è fondamentale implementare un piano editoriale ottimizzato per Pinterest, che sia strettamente collegato al piano editoriale del blog. La chiave del successo sta nel garantire una pubblicazione costante: si consiglia di pubblicare almeno due Pin alla settimana.
È essenziale che i contenuti su Pinterest e quelli del blog lavorino in sinergia. Ogni articolo del blog, corredato da immagini accattivanti, può fungere da base per creare molteplici Pin. Questo approccio non solo amplifica la portata dei contenuti, ma rafforza anche l’engagement su entrambi i canali.
Le regole di base, per un piano editoriale Pinterest ottimizzato, sono:
- BASARSI SULLE RICERCHE
L’analisi delle ricerche (sia all’interno della piattaforma, che su Google) sarà il punto di partenza per suggerire i temi delle pubblicazioni. - INCLUDERE SIA BACHECHE CHE PIN
Per ogni bacheca che generiamo, dobbiamo anche pensare ai contenuti che abbiamo a disposizione e come ottimizzarli semanticamente. - PUNTARE SU UNA PUBBLICAZIONE FREQUENTE
Pinterest premia la costanza, modificare un Pin una volta pubblicato porterà a ben pochi risultati se confrontato con una nuova pubblicazione. Quindi la pubblicazione dei Pin dovrà essere settimanale o bisettimanale.
Monitorare l’andamento delle performance
Non dimentichiamo l’ultimo passo: monitorare i risultati.
Per questo abbiamo a disposizione:
- Audience Insights (per capire verso quale pubblico ci stiamo rivolgendo)
- Pinterest Analytics (per vedere i numeri, in organico, dei nostri Pin).
Di seguito i principali KPI presenti all’interno di Pinterest Analytics.
Anche su GA4 possiamo visualizzare i dati provenienti da Pinterest tramite:
- Acquisizione > Acquisizione traffico > Sorgente/mezzo sessione;
- Cerchiamo “pinterest” all’interno della barra di ricerca di fianco a “Traccia righe”;
- Facciamo riferimento a tutto ciò che è referral.
Un consiglio: sfruttare i trend stagionali (es. “Halloween”)
Nel grafico sotto si può osservare il risultato di un’attività di pubblicazione di Pin in sinergia con il piano editoriale del blog, sfruttando le keyword stagionali relative ad Halloween. Analizzando il periodo dal 14 agosto al 1° novembre, si nota che i Pin con il maggior numero di impression sono quelli pubblicati e ottimizzati per intercettare le ricerche legate a lavoretti, disegni e decorazioni di Halloween. Questo risultato è stato ottenuto sfruttando gli articoli del blog e taggando i prodotti all’interno dei contenuti.
Cosa fare, quindi?
Questa piattaforma offre un’opportunità ancora poco sfruttata nell’ambito della SEO: tuttavia, la scarsità di riferimenti e guide strutturate può rappresentare un ostacolo, soprattutto per chi non l’ha mai utilizzata prima d’ora.
La chiave per avere successo su questa piattaforma è testare costantemente. Un approccio basato sull’A/B testing è fondamentale per capire cosa funziona davvero.
Testare diverse strategie, variando immagini, descrizioni e call-to-action, permette di ottimizzare la performance e affinare costantemente l’approccio, adattandolo alle preferenze degli utenti.
L’articolo ti ha incuriosito? Desideri saperne di più su come poter sfruttare Pinterest per aumentare la visibilità del tuo brand? Contattaci 🙂
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