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Il tuo sito mobile non è mobile-friendly? Attento al robots.txt!

Mobile e SEO si incontrano

Manca circa un mese all’aggiornamento dell’algoritmo di Google, annunciato qualche settimana fa, che determinerà una prima vera selezione tra i siti web che compariranno tra i risultati di ricerca nei dispositivi mobile (smartphone e tablet).
Qualora non ne foste già al corrente, come spiegato nella comunicazione pubblicata nel blog ufficiale, dal 21 Aprile 2015 una pagina mobile-friendly avrà un vantaggio in termini di posizionamento rispetto alle risorse non compatibili per la navigazione da dispositivi mobili.

Come potete immaginare si tratta di un grande cambiamento vissuto da noi addetti al settore con molta attesa perché impatterà fin da subito su tutte le query di ricerca da mobile a livello globale, andando a premiare chi si è già dotato di un sito web mobile-friendly ed a “penalizzare” i player che invece non si sono mossi in tempo.

Una dinamica che vorrei condividere con voi riguarda il fatto che pur avendo fatto “le cose per bene”, ovvero aver previsto una versione mobile del proprio sito, Google potrebbe non riconoscerlo come tale e quindi non assegnargli l’etichetta “mobile-friendly” nelle SERP di ricerca da dispositivi mobili. Perché vi chiederete? Potrebbe essere che il file robots.txt sia mal configurato!

Aggiornare le pratiche SEO

Era infatti una vecchia best practice SEO quella di escludere dal file robots.txt tutte le risorse non strategiche per l’indicizzazione e la visibilità sui motori di ricerca, tra cui javascript (.js) e fogli di stile (.css).
Ad esempio, per il noto e diffuso CMS WordPress potete trovare ancora un sacco di guide (come questa) in cui si consiglia di limitare da robots.txt alcune directory native del CMS stesso (come ad esempio /wp-content/themes) in cui sono presenti i file legati al tema grafico.

Sito mobile friendly? Occhio a non rovinare tutto con robots.txt!

Sottolineo il fatto che si tratta di una “vecchia” best practice in quanto lo stesso Google ad ottobre dello scorso anno ha avvisato i webmaster di non bloccare le risorse javascript (.js) e fogli di stile (.css). Perché? Ma ovvio: perché potrebbero essere gli stessi file che rendono un sito responsive e quindi mobile-friendly! :)

La conseguenza per chi continua a farlo, come anticipato prima, è quindi che per Google la risorsa “non è ottimizzata per i dispositivi mobili”.

Il sito è davvero responsive? Come verificarlo

Come verificarlo o accorgersene? Tramite Google Webmaster Tool.
Qua sotto vi riporto lo screenshot del risultato dell’ analisi di una pagina web con lo strumento messo a disposizione da Google per i test di compatibilità da mobile in cui il robots.txt blocca questo tipo di risorse.

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Oltre a Google Search Console, ci sono molti altri strumenti da utilizzare per verificare se il sito è davvero mobile-friendly. Se doveste ad esempio analizzare un elenco di pagine tutte insieme, suggeriamo questo strumento di digitale.co.

La funzionalità del “Bulk Mobile Friendly Test” analizza le pagine secondo uno di questi tre metodi:

  • facendo la scansione delle pagine principali di un sito web
  • una lista di pagine che potete copia-incollare nello strumento
  • le URL che si posizionano nella pagina dei risultati di ricerca di una parola chiave

Una volta modificato il robots.txt e resi accessibili allo spider del motore i file .css e .js, tempo qualche giorno e nel risultato di ricerca compare la dicitura “mobile-friendly” (qua sotto gli screenshot degli snippet di ricerca di un nostro progetto fatti un po’ di tempo fa, prima e dopo la modifica).

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In conclusione, se avete già una versione mobile del vostro sito ma non vedete ancora l’etichetta mobile-friendly oppure se avete in cantiere la versione responsive fate attenzione al file robots.txt perché le vecchie regole non valgono più.

Dopodiché, non ci resta che attendere il 21 aprile e vedere cosa succederà! :)

E voi, avete controllato il vostro robots.txt?

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