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Leggibilità dei testi, esperienza utente e conversioni

Credo che le belle esperienze piacciano a tutti, giusto?
Quando si scrive un testo per il web bisognerebbe mettersi nei panni di chi legge, facendo in modo che l’esperienza sia piacevole: occorre essere chiari, proporre una formattazione che aiuti la scansione della pagina e comunicare in modo semplice; che non significa essere banali.

Bisogna scrivere con l’obiettivo di essere letti.

Mi presento, non mi avete mai letto prima: sono Rosario e in MOCA mi occupo di CRO — in pratica di migliorare il tasso di conversione di progetti digital (il servizio, nella sua interezza, è descritto qui). Tutto quello che so di me l’ho scritto qui.

In MOCA mi imbatto molto spesso nei contenuti. Tra revisione di landing page e siti e-commerce, ho realizzato che sovente l’elemento in comune è la scarsa leggibilità dei testi. Gli errori commessi sono sempre molto simili, con un impatto diretto sull’esperienza e sul tasso di conversione.

Le pagine devono essere belle da leggere

Tengo molto a quest’argomento perché credo sia un privilegio scrivere per essere letti. Questo tema lo abbiamo affrontato anche con la brava Luisa Carrada (qui il suo profilo twitter), che è venuta in MOCA a parlarci di testi, invitandoci a guardarli con occhi diversi.

Inizio con una citazione del famoso Jakob Nielsen:

Le persone non leggono i testi online, almeno che questi non siano chiari, le parole semplici e le informazioni facili da capire.

Sappiamo tutti che è la verità, ma spesso lo dimentichiamo quando siamo noi a scrivere.
Ci sono poche cose, ma importanti, che dovremmo prendere in considerazione tutte le volte che si crea un contenuto — sia questo un tweet piuttosto che un articolo di migliaia di parole:

  • chiarezza tipografica e visuale del testo
  • struttura dei testi
  • facile comprensione e complessità delle parole

Tutto questo è valido sempre, a prescindere da quanto è rilevante quello che abbiamo da dire.

Leggibilità = Vendita

Non volevo passare per l’ovvietà del soldo, lo faccio perché spesso non è chiaro quanto la comunicazione e la leggibilità dei testi abbiano un impatto sulle vendite, in modo diretto o indiretto.

Pensate ad esempio alle schede prodotto degli e-commerce oppure alle pagine di destinazione delle pubblicità online. I testi servono a comunicare e a far compiere alle persone l’azione che desideriamo.

Se non è chiaro a chiunque cosa è necessario fare e perché, nessuno potrà mai compiere l’azione che vogliamo.

Scrivendo, pensiamo a chi ci legge.Facilità di lettura influenza UX, quindi le conversioni #CRO

 

Come rendere i testi più leggibili

Ottimizzare la leggibilità delle pagine è cruciale per una ragione in particolare: prima di leggere un testo lo guardiamo. Ci avevi mai pensato?
A parte rispondere alla domanda “Perché le persone dovrebbero essere interessate al mio testo?” ci sono aspetti più tecnici da valutare quando vogliamo migliorare la leggibilità delle nostre pagine.

Font

La scelta del font e la sua dimensione hanno un importante impatto sulla leggibilità dei testi, soprattutto sul web. La dimensione del font è ancora più critica considerando che la stessa pagina sarà letta anche attraverso i dispositivi mobili — ormai è una realtà da qualche anno. Un titolo che va bene per la lettura tramite desktop potrebbe essere troppo lungo per gli smartphone. Un font da 14px sarebbe già troppo piccolo.

Contrasto

Il contrasto è la differenza tra il colore del testo con lo sfondo della pagina. Maggiore è il contrasto migliore sarà la leggibilità. Delle ricerche interessanti dimostrano che la soluzione può anche non essere testo nero su sfondo bianco.

Interlinea

È lo spazio tra le righe. Sembra banale, ma pochi millimetri o pixel hanno un impatto molto importante sulla lettura. Provate.

Sottotitoli

I sottotitoli hanno l’obiettivo di descrivere gli argomenti correlati al titolo principale, anticipando l’argomento che sarà trattato. Fungono da gancio, tra la fine di una sezione dell’articolo e l’inizio della successiva. Ogni sottotitolo può essere un punto d’ingresso al testo (cit. Luisa Carrada).

Paragrafi

Suddividere un articolo in più paragrafi è sempre utile; ancora di più per la lettura a video.

Periodi

Frasi brevi, non superare le 30-40 parole. Questo è utile perché il testo è più facile da comprendere. Sulla lunghezza dei periodi Internazionale ha giurato, nel suo libro di stile, di non scrivere frasi superiori a 20 parole. Il governo inglese ha spiegato perché non superare le 25 parole, mentre l’istituto Beymard ha dichiarato che un limite sostenibile sia tra i 50 e 75 caratteri.

Brevità, font ottimizzati per mobile e contrasto adeguato. Ecco come scrivere mobile-friendly.

 

Elenco puntato

Uno degli elementi più conosciuti e usati (tutta colpa di Power Point).
Anche in questo caso bisogna considerare il contesto ed è utile solo se ne fai buon uso: ogni frase deve essere breve, poche parole altrimenti non è leggibile, e l’elenco non deve superare i cinque punti. L’uso è molto consigliato tutte le volte che si ha l’esigenza di riassumere caratteristiche, ad esempio tecniche, oppure delle peculiarità che devono assolutamente essere lette.

Ad esempio, qual è più leggibile tra le due soluzioni:

“Laptop ad alte prestazioni con tastiera removibile e sistema operativo Windows 8.1. Ultraportatile con tablet Windows sganciabile da 10.1 pollici e batteria di grande autonomia per una giornata di utilizzo.”

Oppure

“Laptop ad alte prestazioni:

  • Tastiera removibile
  • 10.1 pollici
  • Batteria di grande autonomia
  • Sistema operativo Windows 8.1″

Chiaro no?

Immagini

Le immagini in tutto questo possono essere davvero utili, per tante ragioni. Permettono di intervallare l’elenco dei paragrafi, migliorano la scansione della pagina e parlano più di mille parole (questo lo sanno tutti).

Spazio bianco

Avere sufficiente spazio bianco attorno alla frase riduce il livello di stress e facilità il focus su determinate parole o frasi. Temete le conseguenti pagine lunghe? Non sono più un problema, siamo tutti abituati a scorrere le pagine in verticale.

Quanti secondo voi prendono in considerazione tutto questo? Pochi. Sbagliando.
Devo sempre fare tutto? Direi di sì. Almeno l’89% della lista.

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