“Bisogna pedalare per restare in equilibrio”
È una delle frasi che da sempre mi sono piaciute di più. E no, non perché io sia particolarmente affezionato al ciclismo, ma per l’evidente metafora tra movimento e self-improvement: l’idea stessa di evoluzione ne incorpora una di progresso.
Di movimento, appunto.
Il mio percorso, dopo un anno in una piccola agenzia di comunicazione di Verona, mi ha portato in MOCA dove, fin da subito, mi sono sentito parte di una grande squadra, ricca di talenti e tante belle persone. Una degli aspetti che ho amato fin da subito sono stati i valori fondamentali di MOCA, valori ai quali fin da piccolo sono stato educato dai miei genitori: rispetto, gentilezza e curiosità.
Ma io cosa porto in MOCA? Bella domanda: non è mai stato facile per me descrivere quali sono le mie virtù. Sicuramente porto tanta positività, empatia, uno spolverata di ironia e tanta voglia di crescere e migliorare. Ma soprattutto porto una delle mie più grandi passioni: la musica. Ascolto, produco, suono e promuovo musica. La musica, per me, rappresenta un linguaggio universale tramite cui esprimermi, la mia valvola di sfogo, il mio modo per estraniarmi dalla realtà.
Amo viaggiare alla bersagliera: prendere uno zaino e volare in qualche città improbabile dell’Europa – sì mamma, ti scrivo appena atterro… Anche se il mio cuore l’ho lasciato a Lisbona.
Credo fortemente che “la bellezza sta nelle piccole cose”: la famiglia, i tramonti in spiaggia, il caffè dopo pranzo, i sorrisi degli sconosciuti, due birrette fresche e le risate con gli amici di una vita.
Fuori dal lavoro
- Musica
- Verona
- Design
- Amore
- Viaggiare
