“…l’ideale della calma è in un gatto seduto…”
E’ questa la frase che da tempi ormai immemori è presente nel mio profilo WhatsApp e ne vado fiero perché esprime in maniera originale e con poche e semplici parole il mio carattere.
E poi per i gatti tutti hanno un debole, i social media lo dimostrano…
Nasco abruzzese da madre tedesca e padre emiliano, una fusione degna del miglior Dragon Ball: sarà per questo che nella mia top 3 dei piatti preferiti ci sono gli arrosticini, il gulash e le tagliatelle al ragù?
Le vicende della vita mi hanno portato a cambiare spesso luogo di residenza e di domicilio, girando tutte e 4 le province abruzzesi e lasciandomi contaminare dalle good vibes marchigiane, spagnole e, ora, venete.
Posso dire con orgoglio di non esser mai stato in una zona di comfort ma, al contrario, di aver rincorso sempre la novità, sia risultata essa positiva o negativa. Alla fine ciò che conta è prendere delle decisioni ed esserne consapevole, senza mai voltarsi indietro.
Il realismo è il mio mantra. Una forma d’arte per i più, un modo di vedere il mondo per me. Come definirlo? Come quel piccolo paradosso spazio-temporale che si crea quando un ottimista e un pessimista entrano in contatto. Piccolo, si, ma prezioso, perché è fonte di un super-potere: evitare disillusioni, riflettere per capire in anticipo come si stanno mettendo le cose e agire di conseguenza.
Ovviamente non passo le mie giornate a pensare e a fare introspezione (o a cucinare, mia grande passione)…non sono dopotutto così vecchio (anche se in certi momenti mi sento tale, tisane allo zenzero docet).
La dimostrazione? Datemi una bella montagna, un po’ di neve fresca e vi faccio vedere evoluzioni con lo snowboard degne del Cirque Du Soleil! O anche un pallone va bene, a 35 anni ancora difendo la porta con la flessibilità e i riflessi di un ragazzino…
Lato “social”? Beh, con le persone mi trovo bene, qualsiasi età abbiano. E ho notato che la cosa viene stranamente contraccambiata e chi è più grande si rapporti più facilmente con me che con un loro coetaneo…mistero…
Tendo a partire un po’ in sordina, quasi timido, probabilmente sono reminiscenze della mia infanzia o i geni nordici che si fanno sentire…poi avviene la magia e tutto diventa più facile, soprattutto quando si ha la battuta pronta e un bel cocktail davanti!
Ultima cosa, per dovere di cronaca: mi piace scrivere ma sono maledettamente logorroico. Me lo diceva anche la mia prof di italiano…
Fuori dal lavoro
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