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Le 4 cose da tenere a mente per la SEO nel 2015

Molti continuano a ripetere che la SEO è morta, io credo che questa affermazione sia vera se ci riferiamo al metodo con cui viene svolta. Non facciamo più SEO con gli stessi modi di un tempo, ma la SEO in sé non è morta, si sta solo evolvendo. Per questo 2015 ci sono quattro cose che mi sono segnata di tenere bene a mente nell’ambito di un progetto SEO.

Questi tre punti possono essere utili anche a chi in un’azienda segue il marketing digitale (e quindi anche i motori di ricerca).

Personas

Credo di aver sentito questo termine per la prima volta all’università, durante il corso di marketing e pubblicità. Se ne parlava nella fase di pianificazione di una campagna come metodologia utile a definire il proprio pubblico e le sue necessità.
Le personas  (qui un link a Wikipedia per la definizione) vanno considerate, nel 2015 più di prima, anche in una strategia SEO. Individuare delle Personas che descrivano chi potrebbe cercare il vostro prodotto/servizio (e come) è utile:

  • in una fase iniziale di ricerca per capire aree semantiche e parole chiave da cui partire;
  • in una fase evolutiva per cambiare o affinare la strategia SEO.

Pensando alle personas, a mio avviso è immediata l’associazione con i concetti di entità e ricerca semantica, ovvero il modo in cui i motori di ricerca, Google in primis, stanno perfezionando i loro algoritmi per renderli sempre più vicini al modo di pensare/cercare umano. Le personas ci danno la possibilità di staccarci dalla parola chiave, di avere uno sguardo più dall’alto di chi è il nostro pubblico e cosa gli serve davvero. Riuscire a tramutare queste informazioni in azioni strategiche per la SEO credo dia un valore aggiunto non da poco.

Personas anche nella SEO, per capire chi cerca cosa.

Contenuti

Content is King. Una frase che sentiamo riecheggiare nel web da anni, nelle sfumature più diverse del web marketing e in particolar modo per la sua importanza nell’ambito della SEO.
Come nel 2014, anche nel 2015 non dobbiamo dimenticarci dei contenuti e della loro strategicità nel determinare la riuscita o meno di un progetto. Perché spesso un contenuto di valore, che piace al proprio audiance (leggi personas) può essere un driver di traffico o di nuovi link, conversioni, acquisizione di clienti.
Contenuto pensato come testo, ma anche immagine, infografica, video e tutto ciò che può concretizzare il messaggio che volete trasmettere (sia esso legato ad un obiettivo di awareness o di marketing). Pensatelo per le personas che individuerete, non per i motori di ricerca. Declinatelo in tutti i canali che avete identificato come principi per incrociare le vostre personas: non solo il vostro sito, ma anche i social ad esempio.

Ovviamente tutto questo è utile anche alla SEO.

Comunicazione sulle SERP

Quando immaginiamo il nostro sito nei motori di ricerca, spesso l’ultima cosa a cui pensiamo è la comunicazione. Eppure quelle poche righe di testo (title, description, url) sono un elemento che va considerato nella nostra strategia di comunicazione. La comunicazione in SERP* deve essere considerata al pari del tone of voice che usiamo nel nostro sito, del logo e payoff che scegliamo di mettere nella pagina Facebook, dei testi che inseriamo nel nostro catalogo prodotti cartaceo.

Scegliere come comunicare il nostro brand nei motori di ricerca rappresenta un’opportunità che non dobbiamo lasciare al caso, soprattutto se pensiamo che siamo in competizione con altri 9 risultati in una pagina.

In questo frangente va dato un ruolo sempre più rilevante ai markup di Schema.org. Quei codicini che quasi non si fanno notare, ma che risultano in dei fantastici rich snippet, ovvero dei risultati di ricerca potenziati. Pensiamo ad esempio alle stelline delle recensioni, alle immagini per una ricetta o un video, all’indirizzo per un risultato local. E in più i markup di Schema.org aiutano i motori di ricerca a dare contorni più definiti al web semantico e alle entità. Quindi per il 2015 “pimpate” i vostri contenuti con i markup di Schema.org! ;)

*acronimo per Search Engine Results Page, che significa pagina dei risultati del motore di ricerca.

Fare comunicazione anche su SERP: rispettare il TOV del brand. Sfruttiamo i rich snippet

Mobile

Riporto una frase (tradotta in italiano) che ho sentito allo speech di Adrian Cutler in occasione dell’SMX a Milano lo scorso novembre:

Il mobile non e’ un canale, ma “uno stile di vita”.
Adrian Cutler, Head of Digital, Globalclick

Può sembrare ovvia o scontata, ma quanti di voi hanno sempre pensato al mobile come un canale da sfruttare e non come l’espressione di una caratteristica delle vostre Personas?
Inutile dire che il mobile va sempre considerato se rientra nello “stile di vita” del vostro pubblico e quindi tutti i canali di marketing vanno ritagliati anche su di esso, compresa la presenza nei motori di ricerca.

Mobile: stile di vita e non semplice canale. Espressione delle nostre personas da considerare

Un segnale non da poco ce lo ha dato anche Google con l’etichetta “mobile-friendly” mostrata nei risultati di ricerca e che dice preventivamente a un utente se un determinato sito è predisposto per il mobile.

Per la SEO (ma non solo) progettare un sito mobile deve essere una priorità nel 2015 e nel dettaglio:

  • deve essere veloce, ovvero caricare i contenuti above-the-fold in meno di un secondo;
  • deve essere configurato in modo da evitare problemi tecnici maggiori rispetto alla versione desktop (errori/contenuti non esistenti/reindirizzamenti errati).

Se terrete conto di questi punti e penserete solo al vostro audiance, allora il prossimo update dell’algoritmo di Google non vi spaventerà, sia esso Penguin, Panda, Hummingbird, Pigeon o qualche altro animale. ;)

E per voi quali sono le cose più importanti che considererete nel il 2015 in ambito SEO? Aggiungereste qualche altro aspetto a quelli elencati sopra?

 

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