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Attenti al SEO: come scegliere il proprio consulente

Il settore del marketing digitale si è popolato negli ultimi anni di una miriade di web agency che, tra le altre cose, propongono servizi di ottimizzazione per i motori di ricerca. Scegliere a chi affidarsi non è semplice, vuoi per i tecnicismi propri della materia, vuoi per la difficoltà di confrontare tra loro offerte spesso non chiarissime.

Trovandomi a parlare tutti i giorni di fronte a persone che devono fare questo tipo di scelte, vorrei dare il mio punto di vista su come trovare la migliore agenzia SEO che fa per te a cui affidare la visibilità del proprio sito, oltre che i propri soldi.

©1998 EyeWire, Inc.

Pretendere una competenza trasversale.

Chi si occupa di motori di ricerca dovrebbe saper padroneggiare anche tematiche meno “tecniche” ma pur sempre correlate al processo di visibilità organica. Ad esempio saper aiutare il cliente a far venire a galla storie o contenuti “interessanti” da raccontare online, che possano essere “esche” per alimentare le visite al sito e ottenere link di ritorno, oppure saper valutare un sito anche dal punto di vista dell’usabilità, di modo da poter suggerire come valorizzare il traffico acquisito. E’ importante insomma che il consulente abbia una visione d’insieme, che metta in relazione la SEO con altre attività di marketing e con gli obiettivi strategici dell’azienda.

Chiedere una strategia chiara e credibile.

Fatevi raccontare ciò che l’agenzia si propone di fare. Un bravo consulente SEO dovrebbe essere in grado di spiegare la strategia che intende mettere in campo anche a chi non mastica la materia, utilizzando concetti chiari e basandosi su elementi concreti. Alla fine di una presentazione commerciale con un’agenzia SEO, la sensazione non dovrebbe essere di confusione: dovreste anzi essere in grado di ripetere in maniera lineare i passi logici proposti e gli interventi che si andranno a fare, anche se è la prima volta che sentite parlare di questi temi.

Valutare il metodo di lavoro.

Una consulenza SEO oggi assomiglia sempre di più ad un supporto in termini di comunicazione online a tutto tondo. Gran parte del lavoro di un’agenzia SEO – delle migliori – quindi si deve svolgere a stretto contatto con il cliente e con gli eventuali altri fornitori coinvolti (in ambito digital e non): ufficio marketing, press office, centro media, collaboratori esterni etc. Fatevi spiegare come l’agenzia intende lavorare, e come ha intenzione di relazionarsi con le altre figure che lavorano per voi, per capire che tipo di sinergie ci saranno.

Apprezza poi i preventivi che ti fanno intendere che ci sarà un’abbondante fase di analisi, di conoscenza del tuo brand e del tuo mercato; insomma, gente che ti vuole conoscere perché consapevole che, in caso contrario, non saprebbe come consigliarti.

Ah, gira alla larga da quelli che ti promettono di “non toccarti il sito”: la SEO rompe le scatole al sito web, le rompe eccome :)

Farsi spiegare come verrà misurato il lavoro svolto.

E’ importante che chi vi seguirà fornisca indicazioni precise su come intende misurare i progressi e i risultati delle azioni che intende fare. Non parliamo di “posizionamenti” (ci arriveremo tra qualche riga) ma di indicatori utili a raccontare con chiarezza un processo complesso e composto da sfaccettature diverse. Alcuni esempi sono gli accessi a determinate pagine di destinazione (o per aree “semantiche” del sito web), le visualizzazioni su determinate query di ricerca, il rapporto tra visualizzazioni e click (CTR) nelle pagine di risultato etc.
Non esiste comunque una formula valida in qualsiasi contesto: dovrete stabilire assieme al consulente le metriche più adatte al vostro progetto, in base alle sue peculiarità e agli obiettivi strategici che vi siete posti.

Cosa chiedere per un’attività SEO di mantenimento.

Fatevi descrivere come intendono svolgere le attività di manutenzione una volta che la prima tranche di ottimizzazioni è stata eseguita. Questa infatti – a volte – è la componente più nebulosa, venduta spesso sotto forma di “canone” mensile costante, come una sorta di finanziamento. Pretendete vi sia spiegato nel dettaglio cosa verrà fatto: verranno fatti dei controlli? Attraverso quali strumenti? Con che frequenza? Che aspetti considerano? Che tipo di output vi verrà consegnato? L’impegno è costante tutti i mesi, o (come è ragionevole pensare) ci sono dei momenti dove il tempo dedicato è maggiore? E soprattutto non lasciate andare il consulente fino a che non vi sia riuscito a spiegare perché vi “serve” ogni attività che vi sta proponendo.

Saper andare oltre le “visite”.

Come abbiamo detto un esperto di motori di ricerca dovrebbe avere una visione globale sul progetto di visibilità online, e andare oltre il concetto di posizione o visita. Uno specialista SEO dovrebbe infatti saper ragionare anche su ciò che succede dopo la visita: come si comportano gli utenti all’interno del sito? Svolgono le azioni che vogliamo far compiere loro? Diventano veri e propri contatti o si “bloccano” ad un certo punto del loro percorso di navigazione?

Fare attenzione alle promesse.

Se qualcuno vi prospetta risultati altisonanti o addirittura “garantiti” dovreste iniziare a storcere il naso. Vale la pena sentire cosa dice Google stessa in proposito (l’articolo completo è qui):

Nessuno può garantire il raggiungimento della prima posizione nei risultati di Google.

Non fidarti dei SEO che affermano di garantire una determinata posizione nei risultati, che vantano di avere un “rapporto speciale” con Google o che pubblicizzano l'”inclusione prioritaria” su Google.

Fonte: Google, Strumenti per i Webmaster

Guarda con sospetto i preventivi dove si parla anche di Pagerank (terminologia vecchia), o magari di “strane certificazioni/affiliazioni” di/con Google per farsi belli: al di fuori di quelle ufficiali – che devono riportare sempre un link alla certificazione – non ne esistono altre!

Valutare portfolio ed esperienze.

In ultima, fatevi raccontare alcuni dei progetti su cui l’agenzia SEO ha lavorato in passato. Non è necessario aver collaborato con brand illustri (spesso, anzi, i progetti SEO più complessi sono quelli realizzati per piccole realtà collocate in scenari competitivi), ma aver padroneggiato situazioni dove occorreva mettere in campo le competenze “trasversali” di cui abbiamo parlato.
Non fermatevi al “ho posizionato in prima pagina il sito del mio cliente”: fatevi raccontare le difficoltà incontrate, e come sono state affrontate e risolte.

Alla fine non dovranno essere delle promesse ad avervi convinto, ma la consapevolezza di affidare il lavoro a delle persone che vi hanno trasmesso professionalità e, ancor più importante, fiducia.

Avete mai avuto a che fare con un’agenzia SEO? Qual è stata la vostra esperienza? Avete altri consigli da dare?
E soprattutto, come avete valutato il fatto che quella agenzia fosse la migliore agenzia SEO per voi?

 

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