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Ricerca Vocale: come evolverà la SEO?

Google ha commissionato di recente questo studio che analizza il comportamento degli statunitensi rispetto alla ricerca vocale. E’ emerso come una buona fetta del campione ne faccia uso, in particolare il 55% dei teenager e il 41% degli adulti utilizzano durante l’arco della giornata la ricerca vocale (parliamo di Google Now principalmente, ma anche di Siri e Cortana: leggi qui per le percentuali di dettaglio).

SEO per ricerca vocale: come ottimizzare per la funzione del futuro. Local e Mobile

La SEO per la ricerca vocale

E se nel futuro la ricerca vocale dovesse essere la funzionalità maggiormente utilizzata che fattori dovremmo tenere ancora più in considerazione per l’ottimizzazione SEO?

1.  Long tail e contenuti

Un’evoluzione determinata dalla ricerca vocale, potrebbe essere l’incremento delle ricerche di long tail. Parole chiave più lunghe e discorsive, che ereditano le peculiarità del parlato e che implicano quindi tante variazioni diverse.

Difficile e poco sensato lavorare su singole parole chiave, vista l’elevata frammentazione delle ricerche. Sicuramente la soluzione migliore è puntare su una buona content strategy studiata per rispondere alle diverse e sempre nuove esigenze del proprio pubblico. Ancora una volta il contenuto utile e di valore è il re indiscusso, e su di esso vale la pena investire sempre (soprattutto dopo Hummingbird).

2.  Entità: le parole chiave sono out

Oltre all’importanza dei contenuti, la ricerca vocale darebbe maggiore evidenza al concetto di entità. Questo termine viene utilizzato per definire le nuove modalità di catalogazione delle informazioni da parte dei motori di ricerca.
Sembra che ora l’algoritmo si stia evolvendo nella direzione di classificare, indicizzare e posizionare un sito web non tanto in base a delle parole chiave, ma in base alle entità.
Un’entità è un concetto che si avvicina molto all’area semantica, perchè fa quasi da raccoglitore di tutta una serie di parole chiave riconducibili tutte alla stessa esigenza. Quindi ad esempio le parole chiave “come preparare una torta di mele”, “ricetta per torta di mele”, “torta di mele ricette”, “come si fa una torta di mele” rientrano tutte nella medesima entità e quindi alla stessa esigenza (ad esempio: entità “ricetta torta di mele”). I riferimenti al Knowledge Graph come espressione “concreta” del tema entità non sono puramente casuali.

Con la ricerca vocale e quindi una maggiore frammentazione delle parole chiave, l’entità potrebbe diventare l’unico modo che un motore di ricerca ha per mostrare all’utente i risultati più pertinenti alla sua esigenza.

3.  Hic et nunc: il momento è tutto

L’incremento dell’utilizzo della funzionalità vocale (ed al contempo della diffusione ed adozione di device mobili), potrebbe aumentare anche il peso delle ricerche che rispondono a bisogni del momento. Le persone, come tra l’altro conferma la ricerca di Google, sarebbero più portate a utilizzare i motori di ricerca mentre stanno svolgendo altre attività per risolvere problemi/rispondere a domande connesse a queste ultime.

Alcuni esempi:

  • mentre sto uscendo in pausa pranzo: “trova un ristorante vicino a via Fonderia, Treviso”
  • mentre mi sto per mettere in viaggio verso una destinazione: “dove si trova l’azienda XYZ?”
  • prima di partire per una gita domenicale: “meteo previsto per oggi a Cortina”
  • programmando le vacanze: “prenota un week end a Passo Tonale in Trentino”
  • mentre sto leggendo “converti 10 pollici in centimetri”
  • mentre sto preparando il pranzo: “come si prepara il pesto alla genovese?”

Chiaramente le casistiche potrebbero essere infinite, ma dovendo considerare questo aspetto nella vostra strategia di posizionamento non potete fare a meno di:

  • prevedere una versione mobile del sito (possibilmente responsive);
  • ottimizzare tutti gli aspetti local dentro e fuori il sito web (nei casi in cui ha senso);
  • considerare nella content strategy i bisogni dei vostri utenti e quindi sviluppare un’alberatura che possa rispondere a questi ultimi.

E voi che ne pensate della ricerca vocale e delle sue potenziali implicazioni nella SEO? Sareste pronti a un cambiamento di questo tipo?

 

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