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Rifai il sito? Cosa chiedere ad un’agenzia SEO

Quando un’azienda decide di rifare il sito web, ci sono tanti attori da coinvolgere: l’agenzia di sviluppo, chi si occupa di SEO, di web design, di contenuti, e così via. Noi interveniamo su due fronti: per dare suggerimenti su come far convertire meglio il sito (questo è il servizio), e per assicurarci che nel corso dei lavori vengano rispettate le logiche premiate oggi dai motori di ricerca.

In relazione all’attività di ottimizzazione per i motori (SEO), le aziende sanno che “serve”, ma non sempre hanno un’idea chiara di cosa chiedere ad un’agenzia, quali sono le fasi e i tempi di lavoro, come si dovrebbe incastrare questa attività con le altre.

Proviamo in questo articolo a mettere ordine: quali sono le macro fasi che lato SEO dovrebbero accompagnare il rifacimento di un sito, e cosa concretamente un’azienda deve aspettarsi da un’agenzia SEO.

Per ogni punto spieghiamo di cosa si tratta, perché serve, e cosa tenere a mente nel momento di definire il lavoro e accettare un’offerta. 

Analisi sulla struttura del dominio

Il redesign è a volte l’occasione per ripensare il modo in cui il sito è articolato a livello di domini e struttura delle pagine (URL). Ciò diventa ancora più rilevante se si ha un sito in più lingue, destinato a coprire mercati diversi. La scelta tra dominio unico (.com) con cartelle di lingua (/it/, /de/ etc), piuttosto che optare per domini dedicati per ciascun mercato (.de, .fr, …) è  un bivio a cui è bene arrivare con il supporto di un consulente SEO. Il suo compito dovrebbe consistere nel capire benefici e potenziali problemi nell’intraprendere una scelta o l’altra, basandosi su

– ricerche per cui il sito/i è già visibile in ciascun mercato (sono dati recuperabili da Google Search Console)
– quali sono le landing pages più visibili nei motori di ricerca
– come si compone il panorama di backlink di ciascun dominio/i (quanti sono, storicità, che parametri di citation flow/trust flow, tutti dati rintracciabili in Majestic SEO)

Quando serve

Spesso nei casi di siti multilingua c’è l’esigenza di ripensare la gestione di URL e domini. Ad esempio accorpando tutte le versioni di lingua in un .com, o scegliendo di distribuire su domini localizzati. E’ importante fare una scelta con cognizione di causa capendo vantaggi e svantaggi di una soluzione o dell’altra.

Cosa da tenere a mente

La SEO non deve essere l’unica logica che determina questa scelta. Ci sono ragioni commerciali (alcuni mercati esteri non sono così rilevanti) o di comunicazione (voglio aggredire un mercato specifico, e per farlo un dominio dedicato è l’ideale) che possono spingere ad adottare un certo tipo di soluzione, oltre ovviamente all’impatto tecnico di una strada piuttosto che dell’altra.

Revisione dell’alberatura

In un redesign spesso si parte col mettere in discussione la mappa dei contenuti del sito. L’azienda nel corso degli anni è cambiata, ci sono nuovi prodotti o servizi da raccontare, altri che non esistono più, o alcune cose vanno dette in modo diverso rispetto a prima. Un consulente SEO può intervenire per arricchire questi ragionamenti con una lettura legata ai motori di ricerca.

Per fare questo si analizza il modo in cui gli utenti cercano nei motori i prodotti o i servizi che l’azienda offre, usando strumenti come Google Keyword Planner o Ubersuggest, da cui

  • individuare temi e ricerche molto specifiche legate a ciò che l’azienda fa, che ci potrebbe interessare presidiare, e su cui non abbiamo una pagina dedicata nel sito
  • capire che livello di visibilità nell’alberatura dare a queste eventuali nuovi pagine in base alla loro rilevanza per il cliente finale
  • suggerire le parole chiave da usare nello scrivere i testi per queste nuove pagine

Quando serve

Lato SEO, è bene avere pagine tematizzate per ricerche specifiche, quasi cercando una corrispondenza 1:1 tra ricerche fatte dagli utenti e pagine a disposizione nel sito. Se l’alberatura del sito non è sufficientemente articolata, conviene farlo.

Lato SEO, è bene cercare una corrispondenza 1:1 tra ricerche fatte dagli utenti e pagine  

 

Cose da tenere a mente

Esplodere l’alberatura vuol dire individuare qualcuno che si occupi di scrivere i contenuti (e trovare foto, elementi multimediali a corredo etc.) delle nuove pagine che verranno create. Per ottimizzare gli sforzi, un consiglio è quello di dare una priorità alle pagine da creare (e scrivere) incrociando volumi e strategicità delle ricerche,  e chance che per quella query si riesca ad ottenere una posizione rilevante. E’ meglio posticipare la creazione di pagine dove abbiamo poche chance di ottenere visibilità, e partire con temi magari meno cercati ma non così competitivi.

Analisi tecnica del codice

Da quando Google ha annunciato che darà priorità alle versioni mobile dei siti web nel determinare la graduatoria dei risultati di ricerca, diventa ancora più importante assicurarsi che dal punto di vista del codice si siano presi tutti gli accorgimenti per avere un sito quanto più search – e mobile – friendly possibile.

Il lavoro di un’agenzia SEO in questo caso sta nell’analizzare i principali parametri sensibili lato SEO e dare indicazioni agli sviluppatori su come gestirli, in base all’infrastruttura tecnica prevista. Alcuni degli aspetti che dovrebbero essere toccati nell’analisi sono

  • velocità del sito e performance tecnologiche, in particolare delle pagine visualizzate da mobile
  • pulizia del codice sorgente
  • presenza, in ottica SEO, dei meta tag e di tutti gli altri ambiti che dovrebbero essere corredati da parole chiave
  • corretto utilizzo dei principali file di sistema lato SEO: sitemap.xml, robots.txt
  • corretta scansione ed interpretazione dei risultati di ricerca nel caso di un motore di ricerca interno al sito
  • ottimizzazione della matrice interna di link, per valutare che l’autorevolezza passi correttamente da una pagina all’altra
  • predisposizione alla visibilità (SEO) dei documenti in formato PDF
  • presenza e uso corretto di dati strutturati (Schema.org)

Quando serve

Sempre, soprattutto se nel redesign intervengono cambiamenti tecnici strutturali (es. cambio di cms).

Cose da tenere a mente

Un’analisi puntuale va fatta ad uno stadio di sviluppo avanzato, di modo da cogliere tutte le problematiche che potrebbero presentarsi. Questo può portare ad allungare i tempi di rilascio previsti inizialmente perché l’agenzia di sviluppo avrà poi bisogno di tempo per recepire e implementare le indicazioni emerse. Un consiglio: fate in modo che l’agenzia SEO dia delle linee guida prima che inizino i lavori di sviluppo, così da instradare già correttamente il lavoro ed evitare che l’analisi vera e propria stravolga quanto realizzato fino a quel momento

fate in modo che l’agenzia SEO dia delle linee guida prima che inizino i lavori di sviluppo

Analisi semantica di pagine e contenuti

Soprattutto se un lavoro simile non è mai stato svolto in precedenza, vale la pena valutare la rilevanza SEO dei contenuti testuali disponibili, oltre che di tutte le componenti di codice che per i motori di ricerca hanno importanza (es. Meta Dati, Tag di Heading, …). L’obiettivo è allinearli e formattarli in maniera coerente con le ricerche svolte dagli utenti, in base ai nostri obiettivi di visibilità.

Quella che l’agenzia SEO di solito fa, a fronte di un’opportuna analisi delle ricerche, è

  • individuare le parole chiave primarie e secondarie sulle quasi basare l’ottimizzazione di pagine e URL
  • produrre opportuni tag title e meta tag description (di solito per le principali landing page da organico)
  • condividere indicazioni utili a rendere i contenuti testuali (oltre che le URL) più efficaci in ottica SEO (formattazione, grassetti, uso di keyword, lunghezza etc)

Quando serve

Anche in questo caso è un passaggio obbligatorio, a meno che i contenuti non cambino rispetto al sito precedente, e sia stato già fatto in passato un lavoro di questo tipo.

Cose da tenere a mente

Per un’azienda potrebbe essere interessante valutare di ricevere un corso di scrittura per i motori di ricerca, di modo che la produzione di testi (attività che spesso rimane interna all’azienda) venga arricchita di questa competenza.

Migrazione delle Url

All’interno di un progetto di redesign è importante gestire con attenzione il processo di migrazione delle URL, con l’ambizione – in prima istanza – di preservare la visibilità acquisita nei motori fino a quel momento.

Quello che si fa, è individuare le pagine e sezioni più strategiche e quelle più visibili sui motori di ricerca (ovvero in grado di portare la maggior parte del traffico organico al sito web), ed associarle in maniera puntuale alle corrispondenti nuove risorse. Viene quindi prodotto un elenco di URL “vecchie”, associato ad un elenco di URL “nuove”, sul quale si baseranno i redirect 301 necessari a Google (ma anche agli utenti) per metabolizzare il processo di migrazione al nuovo sito web.

Quando serve

Sempre, se il redesign ha un impatto sulla composizione delle URL, nel senso che cambiano , o ne vengono eliminate.

Cose da tenere a mente

Sottovalutare questo passaggio, o farlo dopo il rilascio del sito, potrebbe portare a una perdita di visibilità anche significativa. Gli algoritmi dei motori di ricerca, non trovando più le “vecchie” pagine – e non avendo indicazioni su quali siano quelle nuove che le hanno sostituite – comincerebbero man mano a rimuoverle dall’indice.

D’altro canto – soprattutto nel caso di redesign di siti con una grande numerosità di pagine – una flessione di traffico nelle settimane immediatamente successive al golive è fisiologica, ma spesso i volumi si ristabiliscono dopo qualche tempo.

Controlli post rilascio

Una volta completato il redesign e messo online il sito, è opportuno che un consulente SEO ne segua l’andamento nei primi 1-2 mesi (almeno), per tenere sotto controllo parametri SEO particolarmente delicati dopo una ristrutturazione, quali

  • tempi di caricamento delle pagine
  • possibile proliferazione di errori 404
  • alert e warning vari
  • trend di visibilità rispetto al passato

L’agenzia dovrebbe occuparsi di segnalare eventuali anomalie ai responsabili tecnici, dando indicazioni su possibili soluzioni.

Cose da tenere a mente

Questi controlli diagnostici non esauriscono il paniere di analisi SEO che dovrebbero essere svolte nel corso della vita di un sito, sia per preservarne la visibilità che per trovare margini di miglioramento e nuove azioni da fare.

State per affrontare un redesign di un sito? Avete dei dubbi sui passaggi da fare lato SEO? Siamo qui per parlarne :)

 

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