NOI

Matteo

Web Analytics

Trentino di nascita, ma con la Spagna nel cuore. Ama lo que eres y adelante a triunfar.

Se da bambino mi avessero chiesto di scrivere una presentazione su me stesso (*), ne sarei stato felicissimo, perché amavo scrivere e soprattutto non temevo il giudizio dei miei lettori, fossero amici, parenti o insegnanti.

Quello stesso compito oggi è risultato molto più difficile. E sì che di cose da raccontare ne avrei parecchie. Per esempio, per quella che definirei una serie di fortunate coincidenze, ho vissuto per quasi cinque anni in Spagna, facendo delle bellissime esperienze di volontariato internazionale prima (nove mesi trascorsi a Madrid) e di lavoro poi, a Granada, che mi hanno permesso di imparare una lingua, conoscere una cultura e crescere dal lato umano prima ancora che da quello professionale.

A Granada sono entrato in contatto non solo con la magia di una città dall’animo un po’ flamenco, con le sue stradine strette che si arrampicano sull’Albaicín, i bar di tapas e gli scorci mozzafiato sull’Alhambra, ma anche con il mondo del marketing digitale e ho scoperto che la parte che mi interessava di più era la web analytics.

Dopodiché, nel giugno del 2019, ho avuto la possibilità di rientrare in Italia ed entrare a far parte di MOCA, dove continuo ad occuparmi di WA, cercando di tradurre i dati in azioni concrete. Introverso per natura, all’inizio faccio un po’ fatica ad aprirmi, ma chi riesce a superare le barriere iniziali può trovare una persona paziente, onesta e divertente, o almeno spero.

La tecnologia fa parte della mia vita da sempre e mi considero esperto quanto basta per sistemare i disastri che puntualmente combino. Mi piace giocare: videogiochi (con una carriera più che ventennale), giochi da tavolo e recentemente anche giochi di ruolo cartacei.

Amo i gatti ed il cibo e non so resistere ai dolci. Adoro i libri, soprattutto quelli di D.F. Wallace, Terry Pratchett e Douglas Adams, ma leggo anche manga e graphic novels. Se guardiamo un film, i miei amici cercano di non farlo scegliere a me, altrimenti che gli toccherà un “mattone” come “The tree of life” o “Il nastro bianco”.

Non so cosa mi riserverà in futuro la vita, ma cercherò di affrontarla con impegno e una sana dose di autoironia. Dopotutto finora sono stato fortunato.

(*) N.d.A. Presentazione che con ogni probabilità avrò scritto, ma che non riesco in alcun modo a ricordare e della quale purtroppo (o per fortuna) non ho trovato alcuna traccia.

Fuori dal lavoro

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