Il 26 marzo 2025, Google ha ufficialmente lanciato la funzionalità AI Overview in Italia, estendendo questa innovazione a diversi paesi europei, tra cui Austria, Belgio, Germania, Irlanda, Polonia, Portogallo, Spagna e Svizzera.
Questa funzione, che fornisce risposte sintetiche generate dall’intelligenza artificiale direttamente nei risultati di ricerca, rappresenta un cambiamento significativo nel panorama della SEO. Gli utenti possono ora ottenere informazioni rapide e pertinenti in maniera immediata e ciò rivoluziona le dinamiche di traffico e visibilità online.
Cosa cambia con Google AI Overview
Fino a questo momento gli utenti potevano recuperare le informazioni di cui avevano bisogno all’interno dei vari siti internet mostrati in SERP (la pagina dei risultati di ricerca di Google), ma ora hanno tutto ciò di cui hanno bisogno direttamente su Google, senza aver bisogno di cliccare nulla.
Per l’azienda di Mountain View, in California, si tratta di un passo avanti importante: continuare a guadagnare con le advertising e allo stesso tempo dare le informazioni che l’utente sta cercando senza mai lasciare la pagina di ricerca di Google.
Secondo i primi dati di Botify (qui l’articolo completo) Google AI Overview si attiva nel 47% delle ricerche e la percentuale sale anche fino all’88% in caso di intenti di ricerca informativi.
Cosa cambia quindi per i siti internet?
Nel classico percorso del digital marketing c’è ora un intruso, che si frappone nella parte alta tra le ricerche dell’utente e il contenuto in pagina di un sito internet.
E riesce a farlo in maniera anche molto efficace, visto che AI overview – secondo le statistiche – occupa quasi il 50% dello schermo da mobile e addirittura i due terzi dello schermo nel caso in cui ci siano anche featured snippet (box immagini, maps, ecc, …).
Insomma, non vuole passare certamente inosservato.

Questo che cosa vuol dire? Che Google AI Overview può causare una riduzione nel numero di clic registrati dal sito internet, anche se questo si trova in prima posizione.
Che impatto ha avuto AI Overview nelle performance SEO?
Come visto dai dati riportati in precedenza, AI Overview compare principalmente sulle ricerche informative. Questo vuol dire che l’impatto maggiore lo avvertono tutti i siti con una buona sezione editoriale (blog, magazine, …).
Abbiamo condotto delle ricerche su molti dei siti dei clienti Moca che, giustamente preoccupati per la novità, ci hanno chiesto di quantificarne l’impatto.
Visto che AI Overview mantiene comunque inalterate le impression e può influenzare negativamente i clic, ci aspettiamo un calo del CTR.
È esattamente quello che si è verificato sui siti che avevano una sezione blog o magazine che attirava molte ricerche.
CASO STUDIO 1
Come primo caso studio abbiamo analizzato un e-commerce, verificando le performance organiche prima e dopo il rilascio di AI Overview e il risultato è emblematico:
- -53% CTR (clic-through-rate) solo della sezione blog
- -12% CTR del resto del sito

Grafico Search Console – confronto CTR prima e dopo il lancio di AI Overview
CASO STUDIO 2
Abbiamo provato a cambiare totalmente ambito di ricerca e ci siamo spostati nel settore Arredamento. Qui i risultati sono totalmente controcorrente. AI overview praticamente non si attiva mai e quindi le performance non sono state minimamente intaccate dall’attivazione dell’intelligenza artificiale di Google.
Cosa abbiamo imparato allora?
Che Google fa il suo lavoro, come sempre: cerca di dare una risposta all’utente nel minor tempo possibile e se riesce a mantenerlo nella sua stessa piattaforma con AI Overview, ancora meglio.
Tuttavia ci sono alcuni ambiti, come quello dell’arredamento, in cui le risposte degli utenti non possono essere sintetizzate da una “risposta automatica intelligente”.
Se una persona infatti sta cercando “armadi di design”, non è interessato ad avere un testo da leggere. Vuole vedere qualcosa di grafico, essere ispirato, confrontare visivamente dei prodotti e provate ad indovinare cosa mostra Google? Un box immagini.

AI Overview sarebbe inutile in questo caso e infatti non si attiva.
AI Overview e Intelligenze Artificiali: quale direzione prendere?
Una volta la sfida era principalmente posizionarsi su Google, ma oggi si è aggiunto un nuovo elemento: cercare di diventare una fonte di informazioni per le intelligenze artificiali. Poiché queste tecnologie attingono ai dati da tutta la rete, non basta più concentrarsi esclusivamente sul proprio sito internet. È necessario adottare una nuova strategia, spostando l'attenzione dalla SEO tradizionale (Search Engine Optimization) alla Search Everywhere Optimization, che considera tutti i possibili canali digitali.
Per affrontare questa nuova realtà, è fondamentale costruire un brand riconoscibile e presente su più canali, inclusi i social network, dove l'interazione con il pubblico è sempre più cruciale. Essere visibili non solo su Google, ma anche su piattaforme come X (ex Twitter), Instagram, LinkedIn, Reddit e TikTok, permette di amplificare la propria presenza digitale e raggiungere nuovi segmenti di pubblico.
Inoltre, l'uso di dati strutturati tramite schema.org diventa essenziale per facilitare l'indicizzazione e la comprensione dei contenuti da parte delle intelligenze artificiali, migliorando così la visibilità in contesti più ampi. Accanto a queste strategie, le attività Digital PR – ovvero la gestione delle relazioni online con influencer, media e altre realtà digitali – sono un altro strumento fondamentale per rafforzare la propria autorevolezza e creare connessioni che aumentano la probabilità di essere linkati dalle fonti AI.
AI e SEO: cosa stiamo però rischiando di non vedere
Se la sfida è diventare una fonte per le intelligenze artificiali, diventa quindi strategico anche tracciare le performance generate da queste nuove sorgenti di traffico. In Moca, eseguiamo un monitoraggio continuo su questa tipologia di traffico e dai dati raccolti sono emersi due elementi comuni.
- Il traffico generato tramite AI è ancora molto marginale. Nonostante il crescente utilizzo delle piattaforme con intelligenza artificiale come ChatGPT, Copilot, Perplexity, Claude e altre, il traffico proveniente da queste fonti è ancora inferiore all'1% rispetto al traffico organico tradizionale. Questo indica che le persone continuano a preferire i motori di ricerca per le loro ricerche (su cui però ora c’è AI Overview)
- Il traffico generato tramite AI ha una qualità mediamente molto più alta rispetto a quella a cui eravamo abituata. Le informazioni recuperate dalle AI, infatti, tendono ad avere un tasso di engagement e un'interazione con il pubblico più elevati, proprio per queste queste nuove tecnologie forniscono già le informazioni essenziali all’utente.
Come ci spieghiamo questo comportamento?
Tutto dipende dall’intento di ricerca dell’utente. Se si trova in una fase iniziale, puramente informativa, le risposte offerte dall'AI potrebbero essere già sufficienti, concludendo così la sua visita senza la necessità di proseguire. Al contrario, se l’utente ha un interesse più approfondito o, nel caso degli e-commerce, desidera acquistare, dovrà necessariamente visitare il sito per trovare maggiori dettagli o completare l'acquisto.
Nei progetti con alcuni dei nostri clienti, abbiamo osservato che il traffico generato tramite AI porta utenti con un interesse più forte, con tempi di permanenza superiori anche dell’80% e tassi di conversione quasi 4 volte maggiori. In altre parole, il traffico derivante da queste sorgenti tende a essere molto più qualificato e 'caldo'."

Il futuro del traffico digitale: un treno che non bisogna perdere
Con l'evoluzione del comportamento degli utenti, che si trovano sempre più spesso a interagire con contenuti generati dalle intelligenze artificiali, diventa chiaro che le visite provenienti da queste fonti possono essere non solo più qualificate, ma anche più propense a convertire. La chiave per il successo in questo nuovo panorama digitale sarà saper attrarre e coinvolgere un pubblico sempre più informato, sfruttando tutte le possibili sorgenti di traffico: sito internet, intelligenze artificiali, motori di ricerca, social network…
Hai già verificato quale impatto stanno avendo queste nuove tecnologie sul tuo sito internet? Contattaci per avere un’analisi e confrontiamoci insieme sulle nuove possibili strategie da adottare.


