BLOG

Spazio bianco, una guida gratuita per chi naviga il tuo sito

Ti è mai capitato di sentirti a disagio mentre parli con una persona appena conosciuta?
Magari inizi bene la conversazione (un misto tra “che musica ascolti?” e “dove hai trovato quella maglietta?”) ma poi, all’improvviso, il silenzio.
Nessuno ha più nulla da dire, entrambi cominciate a guardarvi intorno alla ricerca di possibili argomenti di cui parlare.
Tutto per riempire quel vuoto, in modo da non perdere la connessione e l’attenzione creata durante la conversazione.

Nei siti web però, questa logica spesso non funziona. Più si cerca di condividere contenuti senza lasciare adeguato “spazio”, più le persone si sentiranno frustrate (e magari non le vedrai più). 

Spesso, quando mi trovo a condividere degli spunti che sono frutto di analisi di usabilità oppure a creare delle landing page, mi scontro con il concetto del “chi più ne ha, più ne metta”.
Pagine piene di testo e fitte di immagini, ogni pixel riempito a regola d’arte come si trattasse dell’ultimo livello di Tetris.
Insomma, il concetto che più abbondante è e più questo creerà soddisfazione a chi naviga il sito.

Vuoi sapere invece che cosa piace a chi naviga il tuo sito web? Lo spazio bianco.

Eh già, non te lo saresti mai aspettato eh? Proprio il bianco. Quel colore che potremmo associare ad una tela, che senza acrilico o carboncino, non potrebbe mai diventare un grande quadro. Una cosa di poco valore.

Garantisco però, che l’utilizzo di un design “pulito”, può dare un contributo unico e significativo sulla chiarezza e l’attenzione che i visitatori rivolgeranno al prodotto o alle informazioni.

Che cos’è in realtà lo spazio bianco? 

Il sostantivo “bianco” ti può trarre in inganno. Spesso viene inteso come colore di sfondo, un elemento che ha la sola funzione di ospitare dei contenuti.
Tuttavia è molto più di questo, anzi, è parte integrante di tutto l’assetto. 

Come scrive Interaction Design Foundation, questo elemento può assumere diverse forme e stili:

  • sfondo di un unico colore
  • un motivo o pattern particolare
  • un’immagine di sfondo
L’idea è che più spazio bianco circonda un elemento, più questo richiamerà l’attenzione dei visitatori.

Semplice no? Eppure è un concetto che sembra ancora difficile da applicare e poco diffuso.

Proprio mentre presentavo una delle nostre landing page, sezione per sezione, motivando la scelta di ogni stile e posizionamento degli elementi, il cliente mi interrompe dicendo:

“Ma perché tutto quello spazio bianco? Non è un po’ sprecato?”

Ecco, vorrei che prestassi attenzione a quell’aggettivo: sprecato. Già, perché è questa la percezione che potrebbe dare: che non stiamo sfruttando in maniera ottimale tutto lo spazio che abbiamo a disposizione.
Se la pensi anche tu così, provo a dimostrarti perché quel “white space” sta in realtà dando valore a quello che proponi – e vedrai che i tuoi visitatori apprezzeranno :)

Alcuni vantaggi se utilizzi lo spazio bianco

Qualche mese fa ho visitato Roma per la prima volta.
Ovviamente ci sono arrivata in treno e, a differenza della piccola stazione di provincia, mi sono ritrovata in un labirinto (prova a cercare un’uscita a Roma Tiburtina…).

Un unico elemento mi ha salvato dal girare per un’ora all’interno della stazione: la segnaletica sul pavimento. Se non ci fossero state quelle frecce, non avrei saputo dove andare.

Quello che ti ho raccontato non è la mia incapacità a orientarmi nelle grandi stazioni, ma è simile al ruolo che svolge lo spazio bianco nel web.
Guidare e orientare l’attenzione dei visitatori è infatti il primo grande vantaggio. 

Da visitatori, quello che ci si aspetta mentre navighiamo, è di trovare le informazioni nel più breve tempo possibile. Per questo, lo spazio bianco va sfruttato per valorizzare elementi che sono essenziali o prioritari, siano essi titoli, immagini, call-to-action oppure link.

Così facendo orienterai i visitatori alla lettura di un contenuto o a cliccare un’azione per approfondire l’offerta. 

Ottimi siti che utilizzano questa tecnica sono Apple e Mailchimp; qui sotto ti mostro le loro homepage.
Come vedi, lo spazio utilizzato valorizza gli elementi principali, ovvero bottoni e link (il tuo occhio è caduto proprio lì, vero?), oltre che rendere il testo facilmente leggibile.

Lo spazio bianco può essere anche utilizzato con l’intenzione di renderlo passivo. In che senso? Cosa vuol dire?
Come scrive ConversionXL, lo spazio è utile per ridurre caos e carico cognitivo, elementi che distinguevano lo stile dei siti anni ’90 (trovi l’articolo a questo link).

In questo caso, l’utilizzo dello spazio bianco è passivo, perché non guida le persone alla lettura di uno specifico contenuto o a seguire un flusso, ma migliora la chiarezza e la leggibilità del layout.

Altri esempi di spazio bianco passivo che mi capita di proporre sono:

  • suddivisione dei testi in più paragrafi
  • gestione dell’interlinea (maggiore di 0.8 e non superiore a 1.8)
  • margini e posizionamento degli elementi 

Queste sono solo alcune tra le tecniche che puoi utilizzare per migliorare la gerarchia visuale delle tue pagine; se ti va di scoprirne delle altre, il mio collega Rosario in questo articolo ha scritto una pratica lista.

Cosa spero ti porterai a casa

Non è facile trovare il giusto equilibrio tra spazio e contenuti, perché ci sono sempre mille informazioni che per te potrebbero avere la stessa importanza.
Ma come ti dicevo, più abbondante non significa per forza migliore.
E soprattutto che, se tutto è importante, niente è importante. 

Quello che puoi fare è invece stabilire una priorità: di tutto quello che hai scritto o stai proponendo sul tuo sito, quale contenuto può essere più utile e da valorizzare?
Utilizza lo spazio bianco per evidenziarlo.

Prova a fare un giro sul tuo sito o su quelli che navighi più spesso e guarda com’è strutturata la pagina. Come stanno usando lo spazio? In maniera passiva o attiva? 

Fai navigare il tuo sito a qualcuno che sia in target (va bene chiunque, purché non conosca il sito) e nota quale elemento attira la sua attenzione. Corrisponde a quello su cui vorresti che i tuoi potenziali clienti si focalizzassero?
Ricorda: non sempre lo spazio bianco è una perdita di tempo, anzi, spesso lo fa risparmiare a chi visita il tuo sito web. :)

Vuoi avere via mail
anche i prossimi articoli?

  • contenuti pensati solo per la newsletter (oltre agli articoli del blog)
  • cadenza irregolare: quando c'è qualcosa da dire
  • 4.024 iscritti (no, non è dinamico: lo aggiorniamo quando ce ne ricordiamo)

Se ti è piaciuto questo articolo...

regalaci un momento di gloria e condividilo
nei tuoi profili social

Commenti

Lascia un tuo commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *