“Non è tutta su Google la pubblicità sui motori di ricerca che funziona”
Quando si parla di pubblicità sui motori di ricerca, il primo strumento che ci viene in mente è Google Ads. Molto meno spesso, invece, prendiamo in considerazione Microsoft Advertising, la piattaforma che permette di sponsorizzare annunci su Bing e sui partner del Microsoft Search Network. Tuttavia Bing, a dispetto dei pregiudizi, può essere una risorsa vincente per la tua strategia di marketing, soprattutto se operi nel settore B2B.
Iniziamo valutando differenze e potenzialità rispetto a Google Ads.
Non fermarti alla quota di mercato, analizza il pubblico
Non è un segreto che Google sia il leader indiscusso del settore delle ricerche online, con centinaia di milioni di visitatori ogni giorno. Ad oggi detiene il 92% della quota di mercato delle ricerche su scala mondiale, mentre Bing segue con il 2,6%.

La situazione però cambia, se andiamo ad analizzare singolarmente i diversi mercati:

Gli annunci Microsoft Ads sono pubblicati in larga parte anche su Yahoo! ed Ecosia, ragione per cui può aver senso includere le loro quote di mercato in quella di Bing.
E sui diversi dispositivi:

Di cosa stiamo parlando dunque? Beh di diverse opportunità.
La penetrazione di mercato di Bing aumenta sensibilmente sui dispositivi desktop, il che suggerisce che sia utilizzato in situazioni differenti, rispetto a Google.
Molte persone, ad esempio, sfruttano entrambi i motori, da diversi dispositivi.
Come prodotto Microsoft, Bing è preinstallato nella maggior parte dei computer desktop in circolazione come motore di ricerca standard nel browser. Da Windows 10 in poi, Bing può anche essere richiamato direttamente tramite la funzione di ricerca.
Ad oggi sono oltre 1,5 miliardi i dispositivi Windows in circolazione, di cui oltre 900 milioni che utilizzano Windows 10. E quel numero sta crescendo rapidamente, in particolare nei luoghi di lavoro, dove la maggior parte dei computer ha installato un sistema operativo Windows.
La deduzione logica che ne deriva è che gli inserzionisti che utilizzano Microsoft Advertising possono raggiungere diverse figure professionali direttamente sul posto di lavoro in modo mirato.
E, se questo non bastasse, anche LinkedIn rientra nel network di piattaforme controllate da Microsoft e si sta attivando in tutto il mondo la possibilità di sfruttarne le audience anche su Microsoft Advertising (se ti interessa approfondire l’argomento, ti lascio il link alla risorsa ufficiale di Microsoft Advertinsing).
Diverse opportunità, diversi costi, diversi risultati
CPC (Costo Per Clic)
I costi per clic su Microsoft Advertising sono più economici rispetto a quelli di Google Ads e, allo stesso modo, le campagne hanno un costo complessivo tendenzialmente più basso (tieni presente, tuttavia, che la spesa pubblicitaria può variare in base al settore).
Di seguito tre esempi di aziende B2B, sul mercato italiano, nei settori:
- stampa digitale
- meccanico
- finanziario
CTR (Clic Through Rate) – Percentuale dei clic sulle visualizzazioni degli annunci
Secondo Wordstream, il CTR medio, ovvero il rapporto tra visualizzazioni e clic nelle campagne pubblicitarie di Microsoft, in tutti i settori, è del 2,83%, ovvero un CTR superiore di quasi il 50% rispetto a Google Ads.
Nel nostro piccolo, anche noi abbiamo avuto una conferma di questo dato, registrando, in ambito B2B, CTR superiori su Bing, rispetto a Google.
Nei casi analizzati, rileviamo un CTR superiore, in media, del 30%.
CR (Conversion Rate) – Tasso di conversione
In alcuni casi, pur non avendo i volumi di Google Ads, Microsoft Advertising riesce a raggiungere un pubblico più mirato, con tassi di conversioni maggiori o poco diversi da quelli di Google, ecco un esempio:
Impostazione campagne e gestione
Microsoft Advertising somiglia a Google Ads in molti aspetti e funziona con le medesime logiche.
Le campagne create per la rete di ricerca Google possono essere facilmente replicate su Microsoft Advertising sfruttando la funzionalità di importazione, che dal pannello di Microsoft si collega direttamente a quello di Google Ads. Una funzione che si può anche programmare, mantenendo i contenuti sponsorizzati allineati su entrambi i canali.
La maggior parte degli strumenti che ci facilitano nell’ottimizzazione, come ad esempio, Optmyzr, si integrano e funzionano con entrambi.
Quindi? Microsoft o Google?
Il mio consiglio è quello di valutarli entrambi, per la tua strategia B2B.
Valuta i volumi di ricerca potenziali sul tuo mercato obiettivo, la concorrenza, i costi e stanzia un budget, oltre che per Google, per Microsoft Advertising.
Non perdere l’opportunità di raggiungere il tuo pubblico sfruttando tutti i punti di contatto a tua disposizione.
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