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L’utilizzo di un feed manager per la gestione del catalogo prodotti nei social media. Esempi e insights.

I social media sono una chiave fondamentale per raggiungere e attrarre utenti online, soprattutto per gli e-commerce, che con le potenzialità delle inserzioni con catalogo prodotti, riescono a sfruttare i canali come vetrine per il proprio business.

A differenza, però, di Google e del Merchant Center, i cataloghi social sono spesso limitati nelle funzionalità, soprattutto nella possibilità di gestire l’assortimento in modo dinamico sulla base di regole, dati e performance.

Come sopperire a tutto ciò? Affidandosi ad un feed manager che ci permetta di applicare regole e aggiungere informazioni al nostro catalogo prodotti, così da renderlo più funzionale, strategico e performante.

Partiamo dalle basi: che cos’è un feed manager?

Un “feed manager” come Channable è uno strumento utilizzato in ambito e-commerce per gestire e ottimizzare l’invio di dati dei prodotti a diversi canali di vendita o piattaforme di pubblicità. Questi strumenti consentono di creare, personalizzare e sincronizzare feed di dati dei prodotti in modo da adattarli ai requisiti specifici di ciascun canale o marketplace, migliorando così la visibilità e la precisione delle informazioni sui prodotti online.

Perché è importante e spesso fondamentale?

Disporre di un feed manager ci semplifica la vita. Possiamo infatti:

  • automatizzare la gestione del feed prodotti, grazie a un’importazione dinamica e a regole impostate per normalizzare e perfezionare i dati;
  • ottimizzare le schede prodotto e inviare il miglior output possibile alle piattaforme di advertising o ai marketplace su cui siamo presenti con il brand.

Questi processi possono essere gestiti in autonomia, senza l’ausilio di uno sviluppatore esterno. Interessante, non credi?

E adesso capiamo assieme come puoi sfruttare un feed manager per migliorare le funzionalità di un catalogo prodotti sui social media.

Quante volte avresti voluto provare a segmentare i prodotti a catalogo nelle tue campagne social e testare differenti strategie? Allo stesso tempo quante volte hai dovuto scontrarti con i limiti della piattaforma e fare i conti con la scarsa integrazione tra insights di prodotto e performance di campagna? Quante volte hai dovuto ragionare a posteriori o curare, piuttosto che prevenire? Ecco, qui se avessi avuto un feed manager avresti potuto agire diversamente.

Vogliamo esempi concreti!

Ti mostro nel concreto cosa puoi fare con un feed manager per migliorare il tuo catalogo prodotti e le tue campagne adv, ma anche a cosa andresti incontro se volessi ottenere lo stesso risultato senza disporre di questo strumento.

Esempio 1 – Normalizzazione dei dati delle schede prodotto (rispettando le policy standard)

Con feed manager

Partiamo dalle basi. Le schede prodotto di un feed, spesso e volentieri, vengono create a partire da un gestionale interno che opera in funzione dello stock e del magazzino. In questi casi i valori inseriti nei campi della scheda prodotto sono funzionali a questo tipo di gestione, ma non combaciano con le richieste (policy) delle piattaforme pubblicitarie.

Grazie ad un feed manager, tuttavia, risulta semplice sostituire questa serie di valori utilizzando le voci richieste dalle piattaforme. Nell’esempio riportato, infatti, abbiamo creato una regola “trova e sostituisci” dicendo al feed manager di individuare all’interno del campo “gender” i valori M, F e U e rinominarli con le voci “male, female e unisex.”

Senza feed manager

In questo caso è possibile impostare una regola dall’elenco di dati anche in piattaforma e riuscire a sistemare l’import degli articoli per farlo combaciare con le richieste della piattaforma.

Esempio 2 – Escludere prodotti con scarsa disponibilità

Con feed manager

Una semplice regola che, grazie alla combinazione di informazioni contenute nelle schede prodotto, ci aiutano ad escludere, in questo caso in particolare, tutti i prodotti con meno di due taglie disponibili.

Senza feed manager

I filtri che la piattaforma, in questo caso META, ci mette a disposizione non sono in grado di generare un output simile. Si può lavorare solamente sulla disponibilità generica, ovvero se il prodotto risulta in stock o out of stock.

In alternativa, risulterà necessario richiedere a uno sviluppatore di creare una regola pre export del feed a livello di sito web e di farla attivare ripetutamente; in alternativa, la richiesta potrà essere di popolare una delle custom_label o etichette personalizzate con un valore che ci permetta di creare un insieme di prodotti, escludendo questi articoli con scarsa disponibilità di taglie. Già a spiegarlo così sembra complicatissimo!

Esempio 3 – Utilizzo di feed aggiuntivi per eliminazione delle url 404

Con feed manager

Rispetto al buon amico Google, sui social non esiste un alert o un sistema che in caso un url porti l’utente ad una pagina 404 blocchi l’erogazione dell’annuncio o della scheda prodotto (fidatevi, che succede anche in caso di e-commerce e cataloghi). Questo significa che se un feed non viene aggiornato correttamente e rimangono schede prodotto nel catalogo, che però sul sito web non sono più disponibili, si generano una montagna di 404. E fin qui si può pensare che a rimetterci è “solo” l’esperienza utente, ma in realtà l’azienda sta spendendo soldi per generare impression su prodotti che non convertiranno mai e l’ottimizzazione del budget va a farsi benedire.

Cosa ci siamo inventati? Abbiamo creato un export su spreadsheet da Screaming Frog, caricato come feed aggiuntivo sul feed manager, mappato i campi e creato una regola per la quale se Screaming Frog individua che le url dei prodotti finiscono in 404, allora lo strumento dinamicamente esclude quegli articoli da ciò che verrà sincronizzato con le piattaforme adv. Per farla più semplice: se ci sono prodotti che puntano a 404 questi non saranno più visibili nei cataloghi caricati sui social media.

Senza feed manager

Non lo fai, mi dispiace. Abbiamo provato a caricare lo stesso file sulla piattaforma, ma non c’è stato modo di far combaciare i campi e impostare una regola che rendesse automatico il processo.

Esempio bonus 🙂

Fin qui ho descritto esempi applicabili per l’e-commerce. In fin dei conti, quando si parla di catalogo prodotti si pensa a vestiti, scarpe, articoli per la casa, ecc. Visto che sei arrivato a leggere fin qui, ti regalo un caso studio speciale: se ti dicessi che ci sono altri settori in cui si può sfruttare un feed manager? Non ti spoilero nulla, scopri come abbiamo gestito il caso del nostro cliente Randstad.

Conclusioni

La pulce nell’orecchio te l’ho messa; non posso vederti in questo momento, ma immagino i tuoi occhi curiosi che zoomano sugli screenshot degli esempi. Avresti voglia di capire meglio come si potrebbe applicare tutto ciò nel tuo caso? Scorri fino all’inizio dell’articolo e nel menù clicca su Contattaci: raccontaci chi sei, quali obiettivi hai e, se ci lasci i tuoi recapiti, ci faremo senz’altro risentire 🙂

Dulcis in fundo: Webinar con Channable

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